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Appello De Meo, 'cooperare con costruttori cinesi di auto'

Il messaggio all'industria Ue nel giorno del Paris Motor Show

Redazione Ansa

(ANSA) - PARIGI, 15 OTT - Il numero uno di Renault, Luca de Meo, si appella all'industria automobilistica europea affinché cooperi con i costruttori cinesi per attraversare le attuali difficoltà. "Gli europei devono stringere un dialogo con la Cina e connettersi con l'ecosistema cinese, per trarne il meglio, in uno spirito di 'coopetizione'", dice De Meo, coniando una nuova crasi tra le parole 'cooperazione' e 'competizione', nel giorno dell'apertura del 90/o Salone dell'Auto di Parigi. "Mai la nostra industria ha avuto così tanto bisogno di apertura e di gioco di squadra. E' un'opportunità che non possiamo mancare, dobbiamo imparare dalle nostre esprienze ed imitarle quando sono migliori di noi'', ha avvertito De Meo, che è anche presidente dell'Acea, l'associazione europea dei costruttori automobilistici. Del resto, ragiona il manager milanese trapiantato a Parigi, ''è ciò che hanno fatto gli europei come Fiat o Citroën un secolo fa negli Stati Uniti, quando Ford rivoluzionò l'industria con la catena di montaggio. Ed è ciò che i cinesi hanno fatto più di recente qui da noi". Negli ultimi anni, la Cina è divenuta il primo mercato automobilistico mondiale e i suoi machi dominano ormai il mercato dell'auto elettrica, chiamata a sostituire i vecchi motori termici, con innovazioni tecnologiche, capacità di produzione e un'organizzazione più performante. Luca de Meo ha evocato l'esempio di BYD, il leader del Dragone che ha assunto il controllo su gran parte dei pezzi necessari per l'assemblaggio di un'auto, per lungo tempo affidati ai fornitori, mentre Xiaomu eccelle nella connessione tra veicoli e smartphone. Benché ritiratasi dal mercato cinese, Renault ha invece lanciato il marchio Horse in partenariato con il colosso Geely. Obiettivo? Produrre e vendere motori per auto termiche ed ibride.Geely contribuisce, tra l'altro', alla concezione della futura Twingo elettrica. Da Parigi, De Meo è tornato ad ammonire un'Europa che ''moltiplica multe e scadenze'' sulle emissioni di Co2, mentre gli Stati Uniti ''stimolano massicciamente la loro industria e i cinesi l'organizzano per equilibrare il gioco". Gran parte dei costruttori Ue, tra cui Renault, hanno invocato ''misure di aiuto urgenti''alla Commissione europea per affrontare la stretta nel 2025 delle norme sul C02. (ANSA).
   

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