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McKinsey, 'l'automotive rischia di bruciare 410 miliardi'

Il settore deve 'ringiovanire'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 29 OTT - Volkswagen si prepara a chiudere tre fabbriche e, secondo McKinsey, che ha preparato uno studio sul settore auto, si tratta "solo della prima ondata". "Se le sfide del settore non troveranno una risposta efficace, il valore aggiunto lordo per il settore automotive europeo potrebbe diminuire del 36% nello scenario più disruptive, per un valore complessivo di 410 miliardi di dollari" emerge dallo studio. La situazione va affrontata "innevervando l'industria di nuovi talenti e competenze" dagli Adas (Advanced Driver Assistance System) alla connettività, dai carburanti sostenibili all'elettrificazione. La chiave non sarà solamente legata a risolvere le singole sfide tecnologiche di mercato, ma anche "ringiovanire" l'industry automotive europea con nuovi talenti e competenze che consentano di creare e far crescere dei "disruptor" europei.
    L'industria automobilistica globale, ricorda McKinsey "sta attraversando un momento di grande difficoltà. Questo vale anche per l'Italia, dove negli ultimi vent'anni si è assistito a un calo significativo della produzione: da quasi 1,5 milioni di veicoli prodotti nel 2000 si è passati a circa 500.000 nel 2023 e uno scenario di ulteriore riduzione a breve, con potenziali ricadute sull'intera filiera automotive nazionale" spiega nel suo intervento al Quattroruote Next Michele Bertoncello, partner di McKinsey. (ANSA).
   

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