Evoluzione estrema della Maserati Biturbo, la Shamal, realizzata in edizione limitata dal 1989 al 1995 in soli 369 esemplari, fu frutto di una collaborazione tra il tridente ed il compianto Marcello Gandini, ed era spinta da un motore 3.2 V8 biturbo da 326 CV e 433 Nm di coppia. Oggi torna a nuova vita grazie ad un progetto restomod ad opera di Modena Automobili che ha utilizzato come dono car una Maserati Biturbo coupé del 1983.
La produzione prevista è di appena 33 esemplari, ognuno fortemente personalizzato, dal costo di 585.000 euro, tasse escluse. Attualmente, la Shamal restomod è in fase di omologazione, il cui completamento è previsto entro la fine del primo trimestre 2025.
Analizzando le caratteristiche tecniche, scopriamo un motore che rimane biturbo, ma in luogo del V8 troviamo un V6 3.0 litri preso in prestito dalla Ghibli S e portato ad una potenza di 500 CV. Questo, accoppiato ad un cambio automatico ZF ad 8 rapporti, consente alla vettura di scattare da 0 a 100 km/h in 5 secondi e di raggiungere una velocità massima di 290 km/h. Per gestire queste prestazioni l'auto adotta dischi ventilati e forati dalle dimensioni maggiorate con pinze fisse "Brembo", e calza Pirelli PZero 225/40ZR18 all'anteriore e 265/35ZR18 al posteriore.
Esteticamente, la Shamal restomod presenta una carrozzeria realizzata in gran parte in carbonio che annovera nel frontale una calandra ribassata e gruppi ottici a LED dal design rivisitato e incassati in una struttura in carbonio, prese d'aria maggiorate, ed uno splitter aerodinamico. Le bombature sui passaruota, con quelli posteriori asimmetrici, caratterizzano la fiancata e richiamano il modello originale.
Nel complesso spicca un nuovo cofano motore con nuove griglie ed un rigonfiamento centrale di circa 2,5 cm necessario per poter ospitare il nuovo propulsore. Il posteriore a coda tronca presenta uno spoiler ad arco volutamente squadrato e sporgente e nuovi fanali separati dalla caratteristica banda nera che riporta la scritta Shamal; non manca un diffusore con due scarichi incorporati. Infine, le minigonne laterali sono in linea con lo splitter anteriore ed il diffusore posteriore per dare una continuità stilistica, ed arriva il terzo stop posto sul tettino.
Gli interni sono stati aggiornati agli standard moderni, sfoggiano nuovi sedili Recaro Classic LX, un nuovo quadro strumenti digitale, ed il climatizzatore automatico, mentre rimane l'orologio analogico.