(ANSA) - ROMA, 17 MAR - "Dopo due anni di annunci, la riforma
del settore carburanti è una chimera". E' quanto affermano in
una nota congiunta le organizzazioni dei gestori Faib e Fegica
ricordando che era marzo 2023, quando il ministro delle Imprese,
Adolfo Urso, diede l'annuncio che entro la fine di quel mese
sarebbe stata varata.
Le organizzazioni descrivono un settore "al suo picco di
degrado": "prezzi piu' alti d'Europa, miliardi sottratti allo
Stato, mafie ed illegalità dilaganti, ma al Mimit si chiedono
ancora come salvare i petrolieri dai tribunali", dichiarano. Un
tentativo, per Faib e Fegica, di sottrarre i petrolieri al
giudizio, se impongono ad un lavoratore condizioni contrattuali
o comportamenti valutati come squilibrati, iniqui, abusivi.
Le organizzazioni, conclude la nota, "sono disposte ad
individuare intese che consentano di rientrare nell'alveo della
legalità" ma "si opporranno in ogni luogo - dalle strade, al
Parlamento - e con ogni mezzo - dalle denunce, allo sciopero - a
che sia la legalità ad essere malamente strattonata e slabbrata
fino al punto di dare copertura a comportamenti indecorosi prima
ancora che illegali". (ANSA).
Benzinai, la riforma dei carburanti è una chimera da 2 anni
Faib-Fegica, pronti a intese sulla legalità o scioperi e denunce