(di Amalia Angotti)
(ANSA) - TORINO, 18 MAR - Un impegno forte per dare maggiore
competitività alle fabbriche italiane e per garantire
l'occupazione, ma anche la conferma del nuovo corso 'post
Tavares' contrassegnato dal dialogo e non più dalle polemiche
accese e dalle minacce. Sono queste le attese del mondo politico
che si prepara a incontrare, mercoledì, in Parlamento il
presidente di Stellantis John Elkann.
Nella Sala Mappamondo di Montecitorio, dove l'11 ottobre
scorso c'era stata l'audizione di Carlos Tavares, Elkann
interverrà alle 14,30 davanti alle Commissioni Attività
produttive della Camera e Industria del Senato. Non si
presenterà nelle vesti di azionista, ma in quelle di
amministratore delegato ad interim di Stellantis, in quanto dopo
l'uscita di Tavares ha assunto la guida operativa del comitato
esecutivo in attesa della nomina del nuovo ceo che arriverà
entro giugno. Elkann guiderà una delegazione di cui faranno
parte il capo Europa, Jean Philippe Imparato, e la responsabile
Italia, Antonella Bruno.
Dall'uscita di scena di Tavares, che ha lasciato Stellantis
il primo dicembre, sono passati solo pochi mesi, ma i
cambiamenti sono stati profondi. Innanzitutto il clima si è
rasserenato. L'azienda sotto la guida di Elkann ha cercato di
avviare un dialogo più costruttivo con il governo, con le
istituzioni europee, con i sindacati e con i concessionari. Il
17 dicembre al Mimit ha presentato il Piano Italia che prevede 2
miliardi di euro per gli stabilimenti e 6 miliardi in acquisti
da fornitori italiani. Un Piano che mette al centro delle
strategie di Stellantis il Paese e Torino, con l'impegno a non
chiudere fabbriche e a non licenziare lavoratori. Lo ha
riconosciuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy,
Adolfo Urso, che all'ultimo tavolo automotive ha parlato di "un
significativo cambio di rotta" di cui sono evidenti segnali la
nuova produzione dei cambi per le auto ibride a Termoli e
l'anticipo a novembre 2025 dell'avvio della produzione della 500
ibrida a Mirafiori. Sempre a Torino sono state spostate la sede
di Stellantis Europa e quella dell'unità Pro One dei veicoli
commerciali, mentre nel 2027 riaprirà la storica Palazzina degli
uffici. Sono stati assunti anche cento giovani ingegneri.
Mancano, però, ancora tasselli importanti a partire dal rilancio
della Maserati e dal progetto della gigafactory di Termoli.
Elkann in queste settimane è stato molto dinamico: si è spostato
tra gli Usa, uno dei maggiori punti deboli della gestione
Tavares, la Francia, la Germania. E ha visitato le fabbriche
italiane dove si fa ancora tanta cassa integrazione. Il quadro
in cui Stellantis si muove è complesso: gli ultimi dati
dell'Anfia mettono in evidenza un calo della produzione di auto
a gennaio del 63,4% sullo stesso mese del 2024. Per questo si
può immaginare che Elkann, oltre a ribadire la centralità
dell'Italia, richiami il governo e il mondo politico a fare
squadra per affrontare le sfide difficili che riguardano
Stellantis e tutto il settore auto. (ANSA).
Elkann in Parlamento fa il punto sul Piano Italia
Gli impegni di Stellantis al centro dell'audizione di domani
