I comuni della provincia di Padova "rivedono" i propri autovelox, con un piano di ricognizione, in alcuni casi di spegnimento degli apparecchi, alla luce dei problemi legati all'omologazione, necessaria secondo una recente pronuncia della Cassazione, e dopo le ultime modifiche al Codice della strada. Lo riportano oggi i quotidiani veneti.
Il Comune del capoluogo euganeo in particolare ha incaricato un docente dell'Università per verificare se i 12 apparecchi posti lungo l'anello delle tangenziali rispondano alle norme che, in particolare, prevedono la loro segnalazione agli automobilisti a un chilometro di distanza. In provincia i dispositivi sono una cinquantina e ogni sindaco ha avviato una ricognizione per verificare che tutti gli strumenti siano in regola per tecnologia adottata, posizionamento e segnaletica. Nella Federazione tra i dieci comuni del Camposampierese è già scattato l'iter per installare nuovi dispositivi in quattro territori: San Giorgio delle Pertiche, Campodarsego, Loreggia e Massanzago. Nei prossimi mesi verrà condotto anche lo studio di fattibilità per l'installazione di un "tutor" lungo la SR308, Nuova Strada del Santo, su una tratta di 3 chilometri.