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Jeep brevetta la stazione di lancio e atterraggio per droni

Fornirà un 'copilota' per sorvegliare dall'esterno l'off-road

Redazione Ansa

 Jeep ha presentato all'ufficio dei brevetti degli Stati Uniti (Uspdo) una domanda per registrare un sistema che permette di integrare i droni nei suoi veicoli, allo scopo di "esaminare il terreno davanti e indirizzare il conducente sulla traiettoria appropriata attraverso i passaggi più difficili".
    Anche se la cosa non è nuova, visto che un drone 'assistente' era già stato proposto in India per il concept Kwid e che domande di brevetto simili sono state già presentate da General Motors e Rivian, la soluzione oggetto dell'iniziativa di Jeep appare ben articolata e facilmente trasferibile alla produzione.
    Il sistema prevede che - una volta decollato - il drone possa volare con posizionamento automatico davanti al veicolo e fornire dati e immagini, inviandoli direttamente al display sulla plancia.
    Una seconda domanda di brevetto entra più nel dettaglio descrivendo la stazione di decollo e atterraggio per il drone.
    E' situata all'interno del veicolo, in corrispondenza della console centrale, ed è dotata di conenssioni per la ricarica delle batterie.
    Secondo quanto depositato da Jeep all'Uspdo il drone potrà servire per una terza funzione anch'essa coperta da brevetto. E' relativa ad un uso alternativo per il drone stesso che invece di osservare il fondo su cui dovrà passare il veicolo e valutare in anticipo gli ostacoli, potrebbe diventare una vera e propria scorta di sicurezza per il guidatore e i passeggeri, mettendoli al riparo da inconvenienti d'ogni tipo.  
   

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