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Chimet nei sensori automotive col 6% della finlandese Forciot Oy

Azienda aretina acquisisce quota per mercati ad alto sviluppo

Chimet nei sensori automotive col 6% della finlandese Forciot Oy

Redazione Ansa

(ANSA) - AREZZO, 12 MAR - Chimet spa, società aretina con 6 miliardi di euro di fatturato e 420 milioni di patrimonio, attiva nel recupero e affinazione di metalli preziosi, ha concretizzato l'acquisizione in Finlandia di una quota del 6% del capitale societario di Forciot Oy, azienda all'avanguardia in ricerca, sviluppo, progettazione e produzione di tecnologie innovative e sensori elettronici per diversi settori industriali quali l'automotive. L'operazione dà seguito al percorso di consolidamento di Chimet sui mercati internazionali di alta tecnologia, andando a perseguire una strategia finalizzata all'espansione commerciale, alla diversificazione delle attività e all'attivazione di nuove partnership sinergiche.
    Forciot Oy, spiega una nota, è una start-up tecnologica specializzata nello sviluppo di sensori e moduli di riscaldamento, utilizzando elettronica stampata elastica e software proprietario, ed ha ottenuto oltre 50 brevetti sviluppati internamente, con tecnologie che possono essere utilizzate nel settore automobilistico e che includono progetti per sedili, braccioli o volanti per migliorare l'esperienza di guida e la sicurezza. Forciot OY collabora già da alcuni anni con la Divisione Paste di Chimet, che è attiva nella produzione di paste con metalli recuperati quali argento, palladio e platino per le applicazioni elettroniche in vari settori industriali (dai vetri automobilistici alle interfacce uomo-macchina, fino ai circuiti elettronici), con elevati standard di sicurezza e qualità. La sinergia amplia nella produzione di componenti per l'automotive il raggio di azione di Chimet.
    "Questo investimento - commenta Luca Benvenuti, ad di Chimet, - rappresenta una combinazione di opportunità finanziarie, commerciali, produttive, tecnologiche e strategiche, essenziale per rafforzare il nostro posizionamento in alcuni mercati ad alto tasso di sviluppo, diversificando anche l'attività caratteristica dell'affinazione e del recupero dei metalli preziosi verso mercati in rapida espansione quali l'automotive". (ANSA).
   

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