Rubriche

BYD Seal U: design e autonomia per conquistare l'Europa

Linea originale dotazione corposa e 500 km con una ricarica

BYD Seal U: design e autonomia per conquistare l'Europa

Redazione Ansa

 Debutta in Europa, a febbraio, il nuovo BYD Seal U, un Suv dallo stile personale, pensato per rispondere alle esigenze delle famiglie. L'abbiamo provato in anteprima nei pressi di Lisbona, in Portogallo, dove abbiamo potuto verificarne il comportamento sia su strada che sui percorsi autostradali.

 

Già dal primo approccio si nota il grande lavoro svolto a livello stilistico, con una linea che appare originale e filante, nonostante una lunghezza vicina ai 4,80 metri. Merito di un frontale pulito e proiettato in avanti, ma capace di esprimere carattere attraverso i suoi gruppi ottici; di una fiancata contraddistinta da una nervatura che crea dinamismo; e di un posteriore in cui spiccano i fari uniti da un elemento centrale. Completano il quadro i cerchi in lega da 19 pollici. Salendo a bordo, il guidatore si ritrova in una posizione dominante, con ampia visuale, e con un volante meno verticale rispetto a quello delle concorrenti europee. Le finiture della console centrale e dei pannelli porta in pelle vegana sono apprezzabili, seppur con margini di miglioramento, ampi e comodi i sedili anteriori, che sono anche riscaldati e ventilati. Lo spazio è abbondante anche dietro e nel bagagliaio che, di base, offre un volume utile di 552 litri, e può arrivare fino a 1.440 litri con il divano abbattuto. Non manca un tetto panoramico scorrevole elettrico decisamente ampio, capace di offrire ulteriore luminosità all'abitacolo, ma l'elemento che cattura maggiormente l'attenzione è il grande schermo touch dedicato all'infotainment da ben 15,6 pollici, che può ruotare al tocco di un pulsante sul volante. Scenografico, e con una reattività notevole, perde qualcosa nella navigazione, dove a volte segnala traffico anche se non è presente, con la mappa che mostra una certa inerzia nell'orientarsi seguendo l'andamento del percorso. Un altro display è dedicato alla strumentazione, che è chiara e consente di tenere sotto controllo carica ed autonomia residua. Sulla design della nostra presa di contatto è presente anche l'head-up display. I tasti fisici sono ridotti al minimo ma ci sono, come quelli dedicati ad alcune voci del climatizzatore, quale il pulsante per agire in caso di appannamento del parabrezza, decisamente utile, o i comandi per variare le modalità di guida e la capacità rigenerativa al rilascio dell'acceleratore. Il comando che fa le veci della leva del cambio, in cristallo, rappresenta un tocco personale, mentre sono particolarmente apprezzabili i due spazi dedicati alla ricarica ad induzione per 2 smartphone posti di fronte ad esso. Al volante, la BYD Seal U risulta da subito amichevole, a prova di famiglia, per via di uno sterzo leggero, di un'erogazione fluida, che rifugge da quell'azione on-off alla minima pressione sull'acceleratore di alcune auto elettriche. In pratica, si guida come una vettura termica con cambio automatico, e questo ha il pregio di favorire il processo di transizione energetica, visto che potrebbe far breccia nei confronti degli automobilisti che non hanno mai guidato un'auto 100% elettrica. Le prestazioni non sono particolarmente brillanti, come sottolinea lo scatto da 0 a 100 km/h coperto in 9,6 secondi, mentre la velocità massima, dove consentito, permette di raggiungere i 175 km/h. Questo nonostante una potenza di 160 kW ed una coppia massima di 330 Nm. Il vero punto forte della Seal U, però, è l'autonomia, che consente di ottenere medie di consumo nell'ordine dei 12,2 kWh, e da quello che promette, ovvero la possibilità di percorre 500 km con una sola carica. Infatti, i chilometri residui non scendono di colpo a seguito di un sorpasso, e la rigenerazione consente di ottenere un buon recupero di energia. Non è prevista, volutamente, la guida ad un solo pedale, ma nel traffico gli ausili alla guida funzionano bene e l'auto si ferma e riparte in maniera fluida e silenziosa. Il comfort è garantito da una buona insonorizzazione, migliorabile per i fruscii provenienti dai retrovisori esterni e dalla zona posteriore, ed è amplificato da un assetto morbido che, tra le curve, genera fenomeni di rollio e beccheggio al crescere dell'andatura. La bontà del telaio, invece, assicura una tenuta di strada a prova di neofita del volante. La batteria, dotata di tecnologia Blade, con celle sottili ed allungate, è priva di cobalto, e presenta il fosfato di ferro di litio come materiale catodico; nella versione provata, la più ricca design, ha una capacità di 87 kWh, rispetto ai 71,8 kWh della comfort, e si ricarica dal 30 all'80% in 28 minuti con una colonnina a corrente continua da cui riesce ad accettare fino a 140 kW di potenza.
    Proposto in due varianti, comfort e design, e forte di una dotazione di serie piuttosto corposa, che annovera gli ADAS di ultima generazione, questo Suv offre già dalla versione d'ingresso lo schermo rotabile da 12,8 pollici, i sedili in pelle vegana regolabili elettricamente, il tetto apribile panoramico, e la telecamera di parcheggio a 360°. Inoltre, è offerto con una garanzia completa del produttore di 6 anni/150.000 km, una garanzia di 8 anni/200.000 km sulle batterie (fino al 70% della capacità), ed una garanzia di 8 anni/150.000 km sul motore elettrico. Per conoscerne i prezzi definitivi bisognerà attendere il lancio sul mercato, al momento, a livello indicativo, per le due versioni, comfort e design, è ipotizzato un costo, rispettivamente, di 41.990 euro, e 44.990 euro. 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it