Si chiama Symbioz la nuova Renault di segmento C, una sigla che attinge al greco antico e vuol dire "vivere insieme". In effetti, la nuova segmento C della casa della losanga fa parte di quelle "auto da vivere" sviluppate dal 1965, a partire dalla 16, ed arrivate ai nostri giorni attraverso modelli che hanno fatto la storia dell'automobilismo come l'Espace del 1984 e la Scénic del 1996.
E' una vettura strategicamente interessante, che si inserisce tra la Captur e l'Austral, visto che è lunga 4,41 metri, e va a colmare quel vuoto in gamma lasciato dalla Scénic con motore termico e dalla Clio in variante wagon. La piattaforma è la stessa CMF-B della Clio e della Captur, ma rispetto a quest'ultima, dal montante centrale cambia, diventa più slanciata, con il terzo finestrino che allunga la fiancata, mentre dietro sono le firme luminose sottili e la grande scritta Symbioz a catturare l'attenzione. Il frontale, invece, gioca con la luce attraverso diverse sfaccettature. I volumi risultano molto equilibrati, e nei passaruota anteriori spicca un elemento che contribuisce a dare dinamismo alla vista laterale, dove fanno bella mostra di sé i cerchi da 19 pollici (18 pollici sulla Techno). Per enfatizzare ulteriormente la silhouette, tra i 9 colori riservati alla vettura c'è anche il nuovo Mercure Blu. All'interno, gli allestimenti Techno, Iconic ed Esprit Alpine si distinguono tra loro per i dettagli, e presentano sedili realizzati con materiali riciclati. La variante Esprit Alpine vanta accenti di blu per arricchire in tono sportivo plancia, volante, e sedute. Già dalla versione Techno, Symbioz può contare sul sistema multimediale OpenR Link con Google integrato, basato su Android Automotive 12, compatibile con Android Auto ed Apple CarPlay, via cavo o wireless, e dotato di touchscreen centrale verticale da 10,4 pollici. Tante le applicazioni disponibili, più di 50 per la precisione.
Inoltre, il nuovo C-Suv Renault offre il tetto Solarbay, con 4 segmenti che possono essere opacizzati anche attraverso i comandi vocali, introdotto su Rafale e Scénic E-Tech Electric, che consente di avere circa 3 centimetri in più di spazio per la testa.
Il bagagliaio è uno dei suoi punti di forza grazie ai 624 litri utili in configurazione 5 posti, e consente l'accesso tramite portellone motorizzato, anche hands free. Considerando il passo speculare a quello della Captur, lo spazio riservato a chi siede dietro è analogo, e può variare sfruttando il divano posteriore scorrevole per 16 cm. A spingere il nuovo Suv Renault è la power unit full hybrid E-Tech da 145 CV dalle emissioni contenute: 105 g di Co2 al km.
Questa offre un'autonomia fino a 1000 km, con un consumo dichiarato, nel ciclo WLTP, di 4,6 l/100 km, e consente di viaggiare fino all'80% del tempo in elettrico nei percorsi cittadini, risparmiando fino al 40% del carburante rispetto ad una vettura analoga alimentata con un motore a benzina tradizionale. Tra gli aiuti alla guida, che consentono la cosiddetta guida autonoma di secondo livello, c'è anche il sistema che frena l'auto in retromarcia in presenza di un ostacolo. Inoltre, per rendere più pratica la gestione di tutti gli avvisi acustici relativi all'assistenza al guidatore, è presente un pratico pulsante per attivarli o disattivarli più rapidamente. Infine, come sulla Scénic E-Tech Electric, ritroviamo il safety coach, che offre una valutazione della sicurezza in merito all'operato del conducente basandosi sul rispetto della velocità consentita, della traiettoria (per rimanere in carreggiata), e della distanza di sicurezza. Al momento non sono stati comunicati i prezzi, ma non bisognerà attendere molto per conoscerli visto che gli ordini si apriranno dal mese di giugno. L'arrivo in concessionaria è previsto da settembre.