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City Transformer CT-2, quadriciclo urbano a larghezza variabile

Aperti i preordini, prime consegne alla fine del 2026

City Transformer CT-2, quadriciclo urbano a larghezza variabile

Redazione Ansa

 Il telaio a larghezza variabile e una propulsione elettrica efficiente lo rende ideale per la mobilità urbana. City Transformer CT-2, presentato in concomitanza con il Salone dell'Auto a Torino, è l'ideale per muoversi nelle strade cittadine: il parcheggio richiede pochissimo spazio grazie alla larghezza minima di appena un metro e l'ingombro totale di una motocicletta, mentre in configurazione "larga" si possono raggiungere i 90 km/h.

 

 
    Si tratta di una microvettura a due posti con disposizione 1+1, dotata di un innovativo telaio con carreggiate variabili.
    Può infatti passare in marcia da una configurazione stretta battezzata "City" a una più larga detta Performance. I primi esemplari del CT-2, i cui preordini sono già aperti, sono previste entro la fine del 2026 e saranno destinati alla commercializzazione sui principali mercati europei, Italia inclusa. CT-2 è la versione di serie del CT-1, prototipo del 2017 presentato nel 2021 all'IAA Mobility di Monaco di Baviera che per primo ha mostrato la reale fattibilità dell'idea dei fondatori di City Transformer. Da allora, il veicolo ha attraversato altri sette step evolutivi che l'hanno affinato sotto l'aspetto tecnico, dello stile e della tecnologia di bordo. CT-2 ha una lunghezza di 2,5 metri, un'altezza di 1,53 metri e una larghezza che, come detto, varia da 1 a 1,3 metri in base alla configurazione. Il veicolo ha un passo generoso di 1,8 metri e sbalzi ridotti, in modo da sfruttare al massimo i centimetri a disposizione e dare forma a un abitacolo ampio e accogliente in dimensioni contenute, perfette per l'impiego urbano, per muoversi nel traffico e per i trasferimenti sulle strade più scorrevoli. La carrozzeria, realizzata in alluminio, ha un design moderno e pulito e generose superfici vetrate che includono anche due sezioni in cristallo del tetto per aumentare luminosità e visibilità. Il sistema propulsivo prevede una coppia di motori montati nelle ruote posteriori. La potenza massima nominale è di 15 kW, circa 20 CV, mentre quella di picco in accelerazione raggiunge i 22 kW, 30 CV.
    La velocità massima è di 40 km/h in modalità "City" mentre in "Performance" si possono toccare i 90 km/h. Il diametro massimo di sterzata è di appena 8,5 metri, ma ne bastano 8,2 quando il telaio è in modalità stretta. La batteria al litio a 48 V può assorbire sino a 3,3 kW di potenza, consentendo una carica completa in 4 ore e 30 minuti. L'idea da cui nasce City Transformer risale al 2013, quando Asaf Formoza, Gidi Goldwine ed Erez Abramov sviluppano il progetto di un telaio per auto con assali in grado di piegarsi modificando la carreggiata. Intorno a questa tecnologia concepiscono un microveicolo urbano a due posti con propulsione elettrica che può variare la larghezza da 1 a 1,40 metri. La configurazione "larga" serve per assicurare stabilità e sicurezza di guida su strade aperte, dove il veicolo può raggiungere una velocità di 90 km/h. Nel traffico lento, in manovra e soprattutto in fase di parcheggio si può invece sfruttare la modalità "stretta" che minimizza l'ingombro. Nel 2014 la società City Transformer viene fondata a Tel Aviv, Israele, dallo stesso Asaf Formoza, che ne diventa CEO, Gidi Goldwine ed Erez Abramov e dal designer automobilistico Eyal Kremer come Chief Design Officer.  
   

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