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Lamborghini Urus SE, il suv ibrido dalle tante anime

La prova in Salento a Nardò, evoluzione nella continuità

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Redazione Ansa

La Urus SE, nuova generazione ibrida plug-in del super suv di Lamborghini, fonde diversità e aspira al punto di equilibrio. Come quello tra i suoi due motori, termico ed elettrico, che portano ai valori di coppia e potenza più elevati di sempre, mentre le emissioni sono ridotte dell'80%. Lo stesso bilanciamento che si deve trovare quando la si guida per esempio sulla terra, la si spinge in curva con un colpo di gas, la coda se ne va subito, e tra controsterzo, acceleratore e istinto bisogna capire come assecondare le qualità di questa bestia che si dimostra però incredibilmente sciolta, nonostante i suoi 2.500 chili.


    Il Salento, terra dove due mari si incrociano, è anche simbolicamente un ottimo campo di prova per chi vuole attrarre in sé caratteristiche differenti. Evoluzione e continuità.
    Sportività ed eleganza. Lusso e versatilità.
    La nuova Urus, la seconda ibrida nata a Sant'Agata bolognese dopo la Revuelto (e prima della Temerario), è stata provata tra due piste all'interno del circuito di Nardò (Nardò Technical Center), che per la prima volta ha ospitato un test drive media, e poi sulle strade circostanti: le curve della costa ionica fin verso Gallipoli, e l'entroterra, lunghi rettilinei tra ulivi e masserie illuminati dal sole ancora caldo di inizio ottobre e dai colori sgargianti delle Lamborghini, che offre oltre 150 possibilità cromatiche nei programmi di personalizzazione.

 

 

    I numeri: il sistema sviluppa una potenza complessiva di 800 cavalli (588 kW) a 6000 giri/minuto e una coppia totale di 950 Nm già disponibile a 1750 giri/min fino a 5750 giri/min. Le prestazioni sono migliorate anche grazie a un rapporto peso/potenza ulteriormente migliorato: 3,13 Kg\CV (rispetto a 3,3 di Urus S). Urus SE scatta da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi (Urus S: 3,5) e da 0-200 km/h in 11,2 secondi (Urus S: 12,5).
    Può raggiungere una velocità massima di 312 km/h (Urus S: 305 km/h).
    Lo stile: il cofano anteriore si ispira a quello della Revuelto, più essenziale e scolpito. La firma luminosa è nuova, mentre la griglia omaggia le supersportive Lamborghini come la Gallardo. Il design degli interni vuole riprende la filosofia 'feel like a pilot'. Quando ci si siede al volante, il sistema anima cattura l'occhio, ricorda la cloche di un aereo.


    Il selettore 'Tamburo' consente di provare le diverse dinamiche di guida: grazie al powertrain ibrido le sei modalità Urus vengono abbinate a quattro nuove Electric performance strategies (Eps) per un totale di undici combinazioni. Alle modalità Strada, Sport e Corsa, Sabbia, Terra e Neve, si aggiungono le strategie EV Drive, Hybrid, Performance e Recharge. A ciascuno il modo di guidare che preferisce. Sull'asfalto salentino si testano le prime tre con "Strada" che offre un'indubbia confortevolezza, le altre due, più cattive, come nei precedenti modelli, modificano il timbro e il carattere e la Urus sembra vestirsi per dare il meglio di sé.
    "Sport" esalta le caratteristiche della nuova trasmissione per facilitare innesco e mantenimento del sovrasterzo. In "Corsa", modalità progettata specificatamente per la guida in pista, le potenzialità dinamiche raggiungono il massimo grazie anche al comparto sospensioni.
    Nelle strade strette, e sulla scogliera per un breve tratto anche sterrate, per raggiungere Torre dell'Inserraglio, sulla litoranea tra Porto Cesareo e Gallipoli, la vettura fa dimenticare le sue dimensioni e riesce a mantenersi agile e facile da maneggiare.


    Un discorso a parte per gli pneumatici, risultato di un percorso di sviluppo che ha portato Pirelli e Lamborghini dalle prove di velocità proprio sul circuito di Nardò ai -30° del circolo polare artico. L'esito sono i P Zero da 21", 22", 23" e lo Scorpion Winter 2 da 22" realizzati per la nuova Urus SE: struttura, battistrada e mescole sono ottimizzati per resistere alla coppia elevata della vettura, per supportarne i carichi, per contenere la rumorosità da rotolamento e per favorire la durata delle batterie grazie a una ridotta rolling resistance.
    Tutto questo è vissuto in maniera plastica nella superficie che forse esalta di più le sue caratteristiche: la strada bianca all'interno del centro tecnico di Nardò, uno dei tracciati dove la nuova Urus è stata sviluppata. Su tratti tecnici che richiamano (in piccolo) paesaggi da Dakar, si è potuto apprezzare la capacità di adattamento di un hyper suv che si dimostra tanto piacevole da guidare in tratti urbani quanto estremo in condizione selvagge. Il prezzo è 263mila euro, tasse incluse. 

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