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A Parigi Renault svela Emblème, simbolo della decarbonizzazione

Stile da shooting brake, nuovo approccio nella progettazione

Renault Emblème al Salone di Parigi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 15 OTT - Per Renault, affrontare la decarbonizzazione della mobilità, elemento chiave della lotta contro il cambiamento climatico, richiede la capacità di rilevare tante sfide: industriali, energetiche, tecnologiche, relative all'approvvigionamento, alla velocità e così via. Per riuscire a raggiungere l'obiettivo zero emissioni, nel 2040 in Europa, e nel 2050 in tutto il mondo, l'azienda deve rivoluzionare il modo di progettare e produrre i veicoli. Renault Emblème ne è la dimostrazione. La demo-car che è esposta sullo stand Renault al Salone dell'Auto di Parigi, costituisce di fatto un vero e proprio un laboratorio delle innovazioni di Renault, Ampere e i rispettivi partner per rispondere a queste esigenze. 

 



    La sfida di questo progetto emblematico - da qui la scelta del suo nome - risiede nell'inedito livello di ottimizzazione della decarbonizzazione del veicolo per l'intero ciclo di vita (from cradle to grave o "dalla culla alla tomba"). Renault Emblème continua sulla strada già intrapresa dalla concept-car Scenic Vision H2-Tech nel 2022, ma andando oltre: emettere il 90% in meno di gas a effetto serra ("CO2 equivalente" o CO2e) rispetto ai veicoli equivalenti prodotti ai nostri giorni, ossia solo 5 tonnellate di CO2e "dalla culla alla tomba", ovvero per tutto il suo ciclo di vita. Per raggiungere quest'obiettivo, sono stati studiati molteplici abbinamenti intelligenti, credibili e fattibili: materiali riciclati di origine naturale o con carbon footprint ridotta, produzione al 100% con energie rinnovabili, pratica diffusa della seconda vita e della circolarità.
    Renault Emblème segna un cambiamento nell'approccio olistico al design dei veicoli. Il design esterno fonde sportività, eleganza ed emozione tramite curve sensuali e linee grafiche e tecniche che creano un oggetto molto desiderabile. Il design è stato perfezionato usando la tecnologia digital twin e i sistemi di simulazione digitale all'avanguardia resi disponibili dalla scuderia BWT Alpine F1 Team nell'ambito di una fruttuosa collaborazione con i team Renault e Ampere.
    Lo stile sinuoso da shooting brake di Renault Emblème è esaltato dalla tinta carrozzeria verde dicroico, colore che assume sfumature diverse in funzione dell'angolazione da cui si guarda.
    Le linee associano con eleganza le caratteristiche di una familiare dal passo lungo (2,90 metri) con quelle di una coupé di altezza ridotta (1,52 metri) e tetto molto spiovente. La lunghezza di 4,80 metri permette di sognare comodi viaggi in famiglia con passeggeri e bagagli, ed è anche espressione della reiterata volontà di Renault di continuare a fare innovazione nei segmenti C e superiori, in linea con la sua strategia orientata al valore. La firma luminosa, frutto di ricerche stilistiche ispirate al nuovo logo emblematico di Renault, è al tempo stesso tecnologica e fortemente distintiva. Perseguendo la politica dell'eco-design, i designer e gli ingegneri sono andati a caccia di tutti i chili superflui per puntare ad una massa di 1.750 kg, batterie comprese: Emblème vanta, così, una massa minore rispetto alla maggior parte dei suv ibridi e veicoli elettrici di simili dimensioni.
    Renault Emblème è dotata di una motorizzazione elettrica bi-energy, ossia alimentata in due modi: da una batteria ricaricabile "classica", sufficiente per gli spostamenti quotidiani, e da una cella a combustibile a idrogeno per i lunghi viaggi. Renault Emblème può percorrere fino a 1.000 km in un tempo equivalente a quello delle auto termiche: senza ricarica elettrica, con soli due pieni di idrogeno effettuati in meno di cinque minuti ciascuno, per un'autonomia di 350 chilometri. Perseguendo un obiettivo di decarbonizzazione tanto ambizioso, la realizzazione della demo-car Emblème ha richiesto l'adozione di nuovi metodi di lavoro. Più di 20 partner, esperti nei rispettivi settori, hanno contribuito al progetto con Renault ed Ampere, ciascuno con la propria specifica competenza tecnologica e know-how per raggiungere l'obiettivo del -90% di CO2 e per l'intero ciclo di vita del veicolo. (ANSA).
   

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