ROMA - "L'attuale limite legale di 1,6 mm risponde perfettamente
alle esigenze della mobilità moderna", con una nota la Michelin
ha preso posizione contro i suggerimenti di altri produttori di
pneumatici che consigliano di sostituire le gomme quando il
livello di battistrada raggiunge i 3 mm. Se la copertura è di
qualità, chiarisce il Costruttore francese, deve assicurare
livelli di performance costanti sino al limite di legge.
Nell'affermarlo porta come esempio le prestazioni garantite dal
suo Premacy 4, presentato lo scorso anno al Salone di
Francoforte e disponibile sul mercato italiano da gennaio.
Una sostituzione anticipata, si sottolinea nel comunicato,
comporterebbe conseguenze negative sull'ambiente, oltre che un
aumento di costi per l'automobilista.
"Michelin - si legge - utilizza al minimo le risorse per
ridurne l'impatto sull'ambiente e sulla società. Sviluppare
prodotti con altissimi livelli di performance dal primo
all'ultimo chilometro è parte integrante di questa strategia.
Questo permette di limitare il consumo di materie prime,
utilizzare i pneumatici più a lungo e in sicurezza e diminuire,
insieme alla resistenza al rotolamento, le emissioni di CO2,
responsabili di una percentuale dall'85% al 98% della Carbon
Footprint che misura le emissioni di CO2 legate all'uso di
combustibile fossile".
Per rafforzare le sue tesi, la Michelin porta fa varie
considerazioni. Ricorda che il limite di 1,6 mm fu istituito nel
1989, quando le tecnologie produttive erano più arretrate, che
"nessuna statistica permette di stabilire la relazione tra un
aumento degli incidenti e il fatto che lo spessore del
battistrada sia inferiore a 3 o 4 mm", che gli spazi di frenata
dipendono oltre che dalla gomma anche da varie caratteristiche
del veicolo e dai comportamenti di guida. Infine, si sottolinea,
come persino gli "pneumatici nuovi possono presentare grandi
differenze di prestazioni nel campo dell'aderenza in base alla
marca, ai modelli e alle misure. Un pneumatico premium con una
scultura del battistrada a 1,6 mm può essere più performante di
un pneumatico economico, nuovo o quasi nuovo".
A supporto delle sue tesi, infine, Michelin porta i dati di
una recente ricerca effettuata da Ernst e Young che chiarisce
come in Europa un cambio di pneumatici a 3 mm, anziché a 1,6 mm,
avrebbe come conseguenza "l'utilizzo di 128 milioni di
pneumatici in più l'anno", per la cui produzione si
immetterebbero 9 milioni di tonnellate in più di anidride
carbonica nell'atmosfera, si perderebbero 1,5 milioni di
tonnellate di materie annualmente, con un aumento di costi per i
consumatori di 6,9 miliardi di euro.
Terry Gettys, vice presidente esecutivo per la Ricerca e lo
Sviluppo del brand, membro del Comitato Esecutivo del gruppo
Michelin, sottolinea: "La performance sostenibile è la chiave
della nostra strategia. Ragioniamo in termini di durata, non di
consumo. Oggi, vorremmo che responsabilità, sostenibilità e
performance fossero gli obiettivi su cui puntare insieme a tutta
l'industria legata ai pneumatici. L'unico criterio quando è in
gioco la sicurezza è la performance degli pneumatici, non lo
spessore del battistrada".
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Per Michelin battistrada a 1,6 mm sicuro se gomma di qualità
'Sostituzione anticipata dannosa per ambiente e costosa'