L'ente federale americano National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha 'declassato' il sistema di assistenza alla guida della Tesla Model 3 dopo che la Casa di Palo Alto aveva modificato - via Cloud - le funzioni dei sensori radar della vettura e disabilitato alcune voci del menù del pilota automatico, passando a quella che viene definita Tesla Vision.
Tesla aveva infatti comunicato (senza spiegarne la ragione) che la sua suite di sistemi avanzati di assistenza alla guida denominata Autopilot si sarebbe basata solo su Tesla Vision - e quindi solo su immagini e dati acquisiti dai sensori video - anziché dalla combinazione con i radar. Tesla ha anche dichiarato che modelli S e X passeranno a Tesla Vision "al momento opportuno", segnalando una possibile retrocessione futura (sebbene potenzialmente temporanea) anche per questi due modelli.
Tra le funzionalità sospese nel pilota automatico vi sono la sterzata automatica con limite a 120 km/h, i valori elevati nella distanza del sistema di crociera adattiva e persino l'accesso alle funzionalità incluse nella costosa opzione Full Self-Driving.
Queste capacità ridotte hanno costretto le autorità di sicurezza della NHTSA a rivalutare il giudizio delle Tesla Model 3 e Model Y, che questa settimana hanno perso numerosi e significativi riconoscimenti di sicurezza.
Dopo che Tesla ha segnalato i cambiamenti l'NHTSA ha diviso la produzione della Model 3 e della Model Y del 2021 nelle due categorie 'Rilascio precedente' e 'Rilascio successivo', che sono separate dall'intervento del 27 aprile dai sensori radar. Le Model 3 e Model Y soggette al declassamento sono caratterizzate dalla mancanza di funzioni ADAS chiave, come l'avviso di spostamento dalla corsia, il supporto dinamico nella frenata, l'avviso di collisione e la frenata di emergenza automatizzata.
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