(ANSA) - BOLOGNA, 26 AGO - Nel 2022 sono avvenuti 17.765
investimenti di pedoni (nel 2021 furono 17. 164), 48 al giorno,
due l'ora, in cui sono morte 485 persone, 325 uomini e 160 donne
(nel 2021 furono 471, 330 uomini e 141 donne). Il dato è in
aumento del 3% rispetto al 2021 e del 18,6% sul 2020, l'anno di
esplosione della pandemia, quando furono 409, mentre
diminuiscono del 9,2% rispetto al 2019 - prima del Covid -
quando morirono 534 pedoni. E nel 2023, fino al 20 agosto, sono
già state superate le 260 vittime. I dati sono nel sesto
Rapporto annuale sugli incidenti con pedoni preparato
dall'Asaps, l'Associazione sostenitori della Polizia stradale,
grazie ai dati Aci-Istat. Nel 2002, l'anno prima
dell'introduzione della patente a punti, avevano perso la vita
1.226 pedoni, "a riprova - afferma il presidente dell'Asaps
Giordano Biserni - che interventi strutturali su regole e
controlli alla guida degli automobilisti hanno portato a
risultati eccezionali, anche in termini di costi
economico-sociali". Preoccupa il numero di pedoni feriti, alcuni
con danni permanenti, 19.062 rispetto ai 16.693 del 2021.
Le strisce pedonali sono sempre più insicure, con 181 morti, ben
il 37,5% di tutti i pedoni deceduti lo scorso anno, mentre gli
incidenti provocati dai loro comportamenti irregolari sono stati
3.460, con 106 decessi e oltre 5.000 feriti. Il mese più a
rischio è risultato settembre, con 55 decessi, quello meno
rischioso maggio, con 27. Nettamente peggiorati i dati relativi
ai pedoni minorenni: sono stati 19 i giovani sotto i 18 anni
morti in Italia nel 2022 (15 ragazzi e 4 ragazze), a fronte
degli 8 del 2021. Il Lazio è la regione che ha avuto il maggior
numero di decessi, 70 (46 uomini e 24 donne) di cui 39
ultra65enni, seguita dalla Lombardia con 69, Sicilia e Piemonte
con 40, Veneto con 39, Campania con 36. Tra le grandi città,
Roma supera i dati pre-pandemia con 44 morti, al secondo posto
Milano con 15. Ed ancora, la pirateria che lascia i pedoni a
terra si segnala per 1.079 episodi, con 53 morti e 1.458 feriti.
"Abbiamo constatato un aumento di molti dati rispetto al
2021, dai decessi ai feriti, ai minori morti e feriti sulle
strisce - commenta Biserni - Ci preoccupa l'incremento dei casi
di pirateria stradale, nonostante le forze dell'ordine abbiano
aumentato il numero di coloro che vengono individuati e
denunciati. Questo rapporto è l'ennesimo campanello d'allarme
per istituzioni, Governo, parlamentari, enti proprietari delle
strade che devono investire nelle infrastrutture con il Pnrr,
così come nel miglioramento della segnaletica luminosa agli
attraversamenti pedonali. Servono controlli e la riforma seria
del codice della strada e qui ci rivolgiamo alla politica che,
nonostante gli appelli, ad oggi non ha ancora iniziato a
valutare le proposte. Servono maggiori controlli e pesanti
sanzioni, che unite a veicoli più sicuri e con maggiori
dispositivi salva-pedoni potrebbero ridurre di molto questa
carneficina. Occorre un cambio di mentalità alla guida". (ANSA).
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