Nel 2022 si sono verificati in Liguria 7.863 incidenti stradali che hanno causato la morte di 57 persone e il ferimento di altre 9.
Nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte in Liguria del 51,4%, più della media nazionale (-42,0%). Fra il 2010 e il 2022 si registrano variazioni rispettivamente di -32,1% e -23,2%. Nello stesso periodo l'indice di mortalità sul territorio regionale diminuisce (da 0,9 a 0,7 deceduti ogni 100 incidenti), mentre quello nazionale non subisce variazioni (1,9 decessi ogni 100 incidenti). Nel '22 aumenta in Liguria l'incidenza degli utenti vulnerabili per età morti in incidente stradale, attestandosi su un valore largamente superiore alla media Italia (56,1% contro 44,3%).
Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che hanno avuto nell'incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni), il loro peso relativo si conferma superiore a quello nazionale (66,7% contro 49,3%). Nel '22 il costo dell'incidentalità stradale con lesioni alle persone è stimato in circa 17,9 miliardi di euro per l'intero territorio nazionale (303,5 euro pro capite) e in circa 635,4 milioni di euro (422 euro pro capite) per la Liguria che incide per oltre il 3,6% sul totale nazionale. Tra il 2021 e il 2022 l'indice di lesività rimane invariato e pari a 122,3, mentre diminuiscono l'indice di mortalità, da 0,9 a 0,7 decessi ogni 100 incidenti, e quello di gravità che passa da 0,7% a 0,6%.
L'incidentalità In Liguria, secondo il focus di Istat pubblicato oggi in materia di incidenti stradali, rimane alta lungo la costa e nell'entroterra: ancora in evidenza le criticità dell'Aurelia lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (237, 9 decessi e 309 feriti), e delle strade statali 20, 28 e 582. Gli incidenti più gravi si registrano sulla statale del Turchino, dove gli indici di mortalità e di gravità raggiungono entrambi un valore di 25.
L'A10 registra il maggior numero di incidenti (207) e feriti (324). L'indice di mortalità cresce nella provincia di Imperia, diminuisce in quelle di La Spezia e Savona e rimane invariato a Genova. Nel '22 il maggior numero di incidenti (6.654, l'84,6% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 30 morti (52,6% del totale) e 7.913 feriti (82,3%). Rispetto all'anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada ma l'incremento percentuale maggiore si verifica sulle strade extraurbane (+16,3%), seguite dalle strade urbane (+9,7) e dalle autostrade (+2,2%). Gli incidenti più gravi avvengono sulle strade extraurbane (2,3 decessi ogni 100 incidenti) e sulle autostrade (2,2 decessi ogni 100 incidenti).
L'87,3% degli incidenti ha avuto luogo tra le otto e le 21 ma l'indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria notturna tra l'una e le due (6,2 morti ogni 100 incidenti) e tra le tre e le quattro (2,5 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (0,7).
Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 43,2% degli incidenti notturni, il 35,7% delle vittime e il 44,0% dei feriti. L'indice di mortalità dei soli incidenti notturni è di 1,6 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il venerdì notte (2). Nell'ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta, il mancato rispetto delle regole di precedenza e le manovre irregolari sono le prime tre cause di incidente. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 29,9% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 23,0%, mentre il procedere senza mantenere la distanza di sicurezza per il 14,4% e l'elevata velocita per il 13,7%.