(ANSA) - PORDENONE, 25 NOV - Al via a Pordenone il progetto 4Safety Fvg, il progetto ideato dall'Automobile club locale e sviluppato su indicazione della Regione Friuli Venezia Giulia, rivolto alla sensibilizzazione sul tema della sicurezza stradale, con iniziative di comunicazione mirate.
Testimonial e personaggi dello sport saranno coinvolti per esaltare il rispetto delle regole, prerogativa fondamentale per aumentare la sicurezza sulla strada.
Nell'ambito del progetto, presentato oggi a Pordenone, è stato sviluppato un calendario articolato di incontri sul tema, con gli studenti e le associazioni di categoria per portare la massima attenzione sull'argomento.
Vi saranno alcuni eventi dedicati a tutti nei maggiori centri della provincia. Lo sviluppo di 4Safety Fvg e tutte le iniziative connesse sono state illustrate dal presidente dell'Automobile club pordenonese, Corrado Della Mattia, e dall'assessore regionale, Pierpaolo Roberti.
Presenti alla vernice alcuni tra i principali testimonial, come Anna Andreussi, co-pilota Rally, 10 volte campione italiano e delegata Aci sport per la regione Friuli Venezia Giulia, e Andrea Montermini, già driver F1, attualmente pilota Gt e istruttore di guida, dal 2007 relatore del progetto Aci Sara Safe factor.
"Progetti di questo tipo devono valere tanto per chi guida un'automobile, uno scooter, una moto, una bici o un monopattino, quanto per il pedone che è un utente della strada esattamente come l'automobilista e che, solitamente, paga più a caro prezzo eventuali distrazioni di chi si trova alla guida". Lo ha detto l'assessore regionale, Pierpaolo Roberti, presentando 4Safety Fvg in partenza anche a Pordenone in collaborazione con l'Aci.
"Rispettare il Codice della strada non vuol dire semplicemente evitare la sanzione amministrativa o evitare la perdita della patente o la decurtazione dei punti - ha aggiunto - ma significa prima di tutto salvare la propria vita e la vita di qualcun altro, perché quando succedono certe disgrazie, purtroppo, sappiamo bene che le vite distrutte non sono solo quelle di chi è rimasto vittima, ma anche di chi ha commesso quell'infrazione, che il peso sulla coscienza se lo porterà per tutta la vita. Il messaggio deve essere che guidare è qualcosa di bello, ma necessita di grande attenzione e non sono consentite deroghe per inviare messaggi, chattare, per non parlare del mettersi al volante sotto l'effetto di alcol e droghe. Grazie alle 4 Aci provinciali incontreremo studenti e popolazione tutta: salvare anche una sola vita umana, e invertire i numeri che vedono il Friuli Venezia Giulia tra le regioni con la maggior incidenza di mortalità per mille incidenti, decreterà il successo di questa iniziativa". (ANSA).