L'imminente arrivo della guida altamente automatizzata (Livello SAE 3) e la diffusione ancora più rapida di modelli che, omologati per il livello SAE 2, consentono pur restando al volante di togliere le mani e modificare la posizione del sedile, sta evidenziando nuove problematiche nell'area degli airbag.
La soluzione potrebbe arrivare da una innovazione proposta da ZF Lifetech, la divisione del colosso della componentistica auto Zf destinata ai sistemi di sicurezza e in precedenza conosciuta come ZF Passive Safety Systems.
I crash test che simulano le situazioni con veicoli a guida autonoma hanno dimostrato che se si verifica un incidente frontale con i passeggeri anteriori si trovano nella posizione 'confort del sedile' - con un angolo dello schienale di circa 40 gradi - la normale combinazione di cintura di sicurezza e airbag può non fornire più una protezione ottimale per gli occupanti. Utilizzando un nuovo tipo di airbag definito 'a doppio profilo' è invece possibile fornire una protezione passiva ottimale sia per il guidatore che per il passeggero. Il sistema offre due livelli che si estendono più o meno a seconda che le persone siano in posizione di seduta eretta o confort.
La funzione è regolata da un'unità di controllo e che gestisce un gonfiatore specifico progettato per il volume extra del sacco. Questa funzione è svolta da un generatore di gas a due stadi, sviluppato da ZF Lifetech per airbag con volumi particolarmente grandi. Questo nuovo tipo di airbag fornisce un'adattabilità in profondità di circa 200 mm sul lato del conducente con un volume massimo di gonfiaggio fino a 190 litri, un valore unico sul mercato.
"Questo è diventato il punto di riferimento assoluto nel settore - ha detto Harald Lutz, responsabile dello sviluppo in ZF Lifetec - ed offre quindi un elevato livello di sicurezza soddisfacendo tutti i requisiti futuri in termini di adattabilità".
Auto autonome, c'è l'airbag che protegge chi siede sdraiato
Sistema di ZF Lifetech con doppio profilo e gonfiaggio su misura