Il fipronil è perlopiù utilizzato nella pratica veterinaria come insetticida di seconda generazione contro pulci, pidocchi, acari e zecche e parassiti in genere, ma ne è vietato l'uso negli animali destinati alla catena alimentare.
L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), nelle Linee guida 2000-2002 ai pesticidi, considera il fipronil, allo stato solido, "moderatamente tossico per l'uomo".
Già nel 2013 la Commissione europea aveva imposto restrizioni, in un bando parziale della durata di due anni sull'uso del fipronil, per contrastare la moria di insetti impollinatori e delle api. In particolare, a seguito di una valutazione condotta dell'Efsa (Autorità Ue per la sicurezza alimentare) sul rischio per le api da fipronil, è stato proibito il suo impiego per la concia delle sementi, tranne che su semi piantati in serre e su semi di porro, cipolla, scalogno e verdure della famiglia delle crocifere seminate nei campi e raccolte prima della fioritura.
Il fipronil, un insetticida moderatamente tossico e vietato
Nel 2013 bando della Commissione Ue a tutela delle api