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Botulino lenisce la morsa al collo che aggrava l'emicrania

Esperto Sapienza, infiltrazioni locali scemano intensità attacchi

Redazione Ansa

Un fastidioso dolore al collo - come il morso di un mastino che lo agguanta - che si estende alle spalle, alla nuca, al viso, risalendo fino alle tempie dove si unisce al dolore dell'emicrania intensificandolo: è la realtà che vivono tanti pazienti con emicrania, specie se cronica (con una media di 20 attacchi al mese), ma si può trattare con infiltrazioni locali di tossina botulinica che aiutano a rilassare le parti interessante. Le applicazioni locali aiutano anche a ridurre l'intensità del mal di testa. È quanto emerso da uno studio che ha coinvolto 134 pazienti emicranici, condotto da Paolo Martelletti dell'Università Sapienza di Roma in collaborazione con la Facoltà di Terapia Fisica e Riabilitazione dell'Università Hacettepe di Ankara. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Toxins.

Le crisi di emicrania si accompagnano spesso con un dolore e una rigidità funzionale che partendo dal collo e dalle spalle si irradia verso la nuca e poi sino alle tempie e al viso, assumendo un carattere severo, pesante e pulsante, spiega Martelletti. Tale dolore, fortemente disabilitante per il paziente, diventa quotidiano nella forma cronica di emicrania, ma viene erroneamente interpretato dal paziente come un problema originato da disfunzioni o patologie del tratto cervicale della colonna. Uno studio sempre condotto tra Sapienza e Università Hacettepe di Ankara e pubblicato sulla rivista Scientifica International Journal of Environmental Research and Public Health, coinvolgendo oltre 140 pazienti, ha mostrato come la severità dell'emicrania è direttamente correlata al dolore al collo. Questo dolore al collo che accompagna e peggiora l'emicrania cronica è difatti un segno clinico che va considerato come parte dell'emicrania stessa e beneficia degli stessi trattamenti dell'emicrania.

Lo studio su Toxins mostra però che il mix dolore al collo-emicrania può essere efficacemente trattato anche sfruttando l'applicazione locale della tossina botulinica, terapia indicata ed utilizzata da oltre un decennio per il trattamento della emicrania cronica. Lo studio mostra che il trattamento infiltrativo locale, a cadenza trimestrale con tossina botulinica, induce uno stabile miglioramento delle crisi emicraniche congiuntamente ad una

In particolare riesce quasi a dimezzare l'intensità del dolore sia al collo sia alla testa. Inoltre riduce il numero medio di attacchi di emicrania mensili da 20 a sei. Si tratta di un bel risultato, indicativo del fatto che nel paziente emicranico il dolore al collo non andrebbe trattato come una cervicalgia, ad esempio con sedute di terapia fisica, conclude Martelletti.

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