Dal Veneto alla Sardegna. I cani che salvano i pazienti diabetici in crisi glicemica, dai bambini agli adulti, sbarcano anche nell'isola.
L'idea è nata a Verona, ma si sta allargando a tutta l'Italia. E ora è diventata realtà anche in Sardegna. I fattori chiave sono due: l'olfatto (lo slogan è "col fiuto ti aiuto") e la stretta relazione tra animale e chi sta con lui tutti i giorni. Il cane, di fronte a una crisi glicemica, si rende conto che cambiano molecole e odore di chi gli sta vicino. E lancia l'allarme: abbaia, dá musate al "padrone", gli lecca la mano.
Oppure, quando si rende conto che non c'è nessuna reazione, chiede aiuto. Anche schiacciando un tappetino che attiva la chiamata telefonica ai parenti del diabetico. Ma le modalità di intervento sono diverse. Tutto nasce da un'intuizione di Roberto Zampieri, fondatore del progetto Serena, a Verona, responsabile cinofilo e creatore del protocollo. I cani già pronti sono venti e nei prossimi mesi saranno una cinquantina. Ma il percorso è già stato avviato complessivamente con circa centoventi animali in tutta Italia.
(ANSA).
Cani per diabetici, l'olfatto salva da crisi glicemiche
Dal Veneto alla Sardegna, arrivano gli addestratori scientifici