L'emergenza legata alla pandemia si ripercuote anche sui controlli medici per il diabete. Non è infatti rassicurante il dato sul monitoraggio dell'emoglobina glicata da parte dei pazienti diabetici: ben il 25%, infatti, non ha controllato questo parametro che 'fotografa' la glicemia media negli ultimi 3 mesi.
L'analisi temporale sugli ultimi 10 anni, spiega l'Iss, mostra un peggioramento di questi dati e mette in luce con evidenza l'impatto indiretto della pandemia anche nella gestione dei pazienti diabetici. Risulta infatti che nel 2020 c'è un aumento significativo (dal 15% del 2019 al 25%) di pazienti diabetici che riferiscono di non aver fatto il controllo dell'emoglobina glicata o di averlo fatto da oltre 1 anno, fra coloro che sono consapevoli e conoscono l'importanza di questo esame. È possibile dunque che l'emergenza sanitaria legata alla pandemia si sia tradotta in maggiori difficoltà di accesso ai servizi sanitari o abbia indotto le persone a rinunciare a fare i controlli. Secondo i dati di Passi, nel quadriennio 2017-2020 (su un campione di 111mila persone) circa il 5% della popolazione adulta fra 18 e 69 anni riferisce una diagnosi di diabete. Questa stima cresce con l'età (dal 2% prima dei 50 anni raggiunge il 9% fra 50-69 anni), è più frequente fra gli uomini (5,3% vs 4,1% fra le donne) e disegna un gradiente sociale importante a sfavore delle persone socio-economicamente più svantaggiate.