(ANSA) - ROMA, 08 GIU - Il diabete accelera l'invecchiamento
del cervello: uno studio pubblicato sulla rivista eLife, che ha
coinvolto 20 mila persone, mostra che i pazienti con diabete
hanno un declino cognitivo maggiore dei coetanei sani. Il loro
cervello, inoltre, è più assottigliato, chiaro segno di
invecchiamento. Lo studio è stato condotto da Lilianne
Mujica-Parodi presso la Stony Brook University di New York.
Gli esperti hanno esaminato 1000 pazienti con diabete e 19
mila coetanei simili per caratteristiche sociodemografiche, ma
senza diabete. Ebbene, esaminati con una batteria di test
cognitivi, i diabetici hanno sfoggiato in media una performance
dall'8 al 13% inferiore a quella dei controlli sani. Inoltre le
immagini della risonanza magnetica mostrano che il cervello dei
diabetici ha perso più volume a parità di età rispetto al
cervello delle persone sane. Infine da più tempo si ha il
diabete, più appare ristretto il cervello.
Secondo i ricercatori il motivo è che lo scompenso glicemico
danneggia le cellule del cervello (neuroni), via via accelerando
in modo patologico il naturale declino cognitivo. "Lo studio
conferma quanto già sapevamo - commenta Agostino Consoli,
dell'Università degli Studi "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara e
Presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) - e cioè
che il diabete si associa a un aumentato rischio di declino
cognitivo e che accelera il declino cognitivo funzionale legato
all'età. La forza di questo lavoro - sottolinea Consoli - è che
tale legame tra diabete e declino cognitivo viene qui esplorato
in un vastissimo campione di individui, mettendo insieme una
grande mole di dati reperibili da diversi database. Lo studio è
un'analisi molto puntuale - conclude il presidente SID - a
conferma del fatto che il diabete accelera i processi di
invecchiamento, nel cervello così come nel cuore e nei reni.
L'accelerazione è proporzionale alla durata e alla gravità della
malattia, quindi prevenire il diabete e controllarlo bene
difende sia il cervello, come pure il cuore", conclude Consoli.
(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it