(ANSA) - ROMA, 21 GIU - Superare le differenze tra Regioni
nella gestione di malattie croniche come il diabete, differenze
che esistono da tempo, anche grazie a una corretta gestione
delle risorse del Pnrr. Questa la visione del deputato Nicola
Provenza, Componente della XII Commissione Affari Sociali della
Camera dei deputati e Co-Presidente Intergruppo parlamentare
Cronicità, espressa oggi in occasione di una conferenza
stampa su un documento di consenso per la gestione delle
malattie cardiometaboliche alla Camera. "Il Piano Nazionale
sulla malattia diabetica è ancora lì - ha sottolineato Provenza
- a quasi dieci anni dalla sua approvazione e le Regioni lo
stanno attuando in ordine sparso e con modalità diverse, mentre
i dati sulla malattia diabetica e cardiometabolica in genere ci
orientano a ritenere indispensabili tre punti qualificanti per
il vero salto di qualità assistenziale: prevenzione, presa in
carico, riduzione delle differenze tra le regioni. Per superare
definitivamente queste differenze, è importante implementare
correttamente le risorse del Pnrr secondo le indicazioni del
Decreto Ministeriale 71/2022". "Il diabete - ha aggiunto Rossana
Boldi, Vicepresidente della XII Commissione Affari Sociali della
Camera dei deputati e Presidente Intergruppo parlamentare
Malattie Cerebrovascolari -può rappresentare un benchmark per
riprogrammare il nostro Sistema Sanitario, nel senso di trattare
non tanto e non solo la malattia, ma il paziente, che quasi
sempre è pluripatologico. Una nuovo approccio dell'Ssn poi- ha
concluso Boldi - deve consolidare le lezioni che abbiamo appreso
durante la pandemia di COVID-19, radicando la consapevolezza che
le innovazioni, come la telemedicina, la telediagnosi, il
teleconsulto e da ultimo anche le terapie digitali, sono
indispensabili per gestire i pazienti affetti da patologie
croniche, anche multiple, e garantire un accesso equo alla
diagnosi, al monitoraggio e alla terapia del maggior numero
possibile di pazienti e realizzerebbe appieno il concetto di
casa come primo luogo di cura". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it