Diabete

Con diabete rischio di 2-4 volte maggiore di malattie del cuore

Un algoritmo presentato ad Esc stima la probabilità di ammalarsi

Redazione Ansa

I pazienti con diabete hanno un rischio da due a quattro volte maggiore di sviluppare malattie cardiovascolari e un algoritmo disponibile in una app, SCORE2-Diabetes, calcola il rischio nell'arco di dieci anni. E' una delle novità presentate al congresso della Società Europea di Cardiologia di Amsterdam, dove sono state illustrate le nuove Linee Guida per le malattie cardiovascolari nelle persone con diabete.

 "I pazienti con diabete di tipo 2 corrono un rischio da due a quattro volte maggiore di sviluppare malattia coronarica, insufficienza cardiaca, fibrillazione atriale e ictus, nonché malattie delle arterie aortiche e periferiche. Inoltre, il diabete è un importante fattore di rischio per lo sviluppo della malattia renale cronica che a sua volta peggiora la funzione cardiaca", spiega Massimo Federici, professore di medicina interna presso l'Università di Roma Tor Vergata. In tutti i casi poi la prognosi è peggiore. Ad esempio, la morte per malattie cardiovascolari è del 50-90% più alta nei soggetti con insufficienza cardiaca associata al diabete, rispetto a quelli con la sola insufficienza cardiaca.

Si stima però che il 25-40% di pazienti con malattie cardiovascolari abbia un diabete non diagnosticato. Per questo è importante valutare il rischio cardiovascolare negli individui con diabete al fine di individuare quelli a rischio più alto nei quali si deve immediatamente attivare la massima prevenzione.

"Le nuove raccomandazioni basate su evidenze scientifiche - sottolinea Federici, coordinatore del gruppo di lavoro che ha redatto le Linee Guida insieme a Marx dell’Università di Aachen - prevedono l'uso degli inibitori SGLT2 e/o gli antagonisti del recettore GLP-1 per ridurre significativamente il rischio di infarto e ictus in tutti i pazienti con diabete e malattia cardiovascolare. Un obiettivo speciale è poi la gestione dell'insufficienza cardiaca: la terapia con inibitori di SGLT2 ha ridotto le probabilità di ricovero e morte". Le nuove Linee Guida presentate all'Esc, conclude Angelo Avogaro, presidente della Società Italiana di Diabetologia (Sid), "sono di fondamentale importanza strategica nel dialogo tra specialisti". 
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it