(ANSA) - ROMA, 22 FEB - Si celebra il 28 febbraio la giornata
delle malattie e dei tumori rari.Questi ultimi costituiscono
circa il 22% di tutti i tumori: un paziente su cinque ha un
tumore raro e in Europa le persone colpite sono circa 4,3
milioni.
"Per essere operative necessitano di fondi - aggiunge
Gonzato- purtroppo le risorse sono molto limitate.Euracan è la
Rete di Riferimento per i tumori solidi dell'adulto, tra cui i
sarcomi. Lo scopo delle ERNs è fornire assistenza ad alta
specializzazione ai pazienti attraverso centri di riferimento
collegati tra loro". In Italia, la rete nazionale tumori rari,
istituita nel 2017, non è ancora operativa "per gravi ritardi
nel processo di attuazione, in un contesto aggravatosi con la
pandemia.Tuttavia, considerando che la telemedicina è strumento
essenziale-aggiunge Gonzato- la pandemia stessa potrebbe
costituire l'opportunità per accelerare il processo". Ancora
tante le sfide aperte per i pazienti con sarcoma: fino al 30% ha
una recidiva e fino al 50% sviluppa metastasi, solitamente ai
polmoni. La sopravvivenza a 5 anni va dal 55% al 65%, a seconda
del tipo di sarcoma e dello stadio. La complessità biologica e
la rarità è tale che anche sul piano clinico il trattamento è
ancora poco standardizzabile, in particolare nei sottotipi
ultra-rari.Le Linee Guida nazionali e internazionali sono il
riferimento, tuttavia per Gonzato "non esauriscono la varietà
della complessità che ci si trova ad affrontare. Per questo è
essenziale che i pazienti si rivolgano sempre ai Centri di
riferimento".Negli ultimi anni farmaci a bersaglio molecolare
stanno consentendo un miglior controllo e doxorubicina e
ifofosfamide - sviluppati oltre 40 anni fa- restano i farmaci di
riferimento.L'immunoterapia, seppur in modo più contenuto che in
altri tumori, si sta dimostrando promettente per alcuni
sottotipi. (ANSA).
Tumori rari colpiscono 4,3 milioni di persone in Europa
Reti aiutano, quella italiana non ancora operativa