Come già avvenuto con i farmaci immunoterapici, il melanoma potrebbe diventare l'apripista di un nuovo approccio terapeutico al cancro. L'Fda americana ha infatti approvato, con procedura accelerata, una nuova terapia cellulare contro questo tumore della pelle. La terapia (denominata lifileucel, nome commerciale Amtagvi) consiste in un trattamento a base di linfociti T ricavati dalla biopsia del tumore, moltiplicati e nuovamente infusi nel paziente.
L'utilizzo del nuovo trattamento è consentito nei pazienti con melanoma non operabile o metastatico che in precedenza abbiano già ricevuto le altre terapie disponibili e che non abbiano altre opzioni terapeutiche efficaci.
"Quando viene rilevato il cancro, il sistema immunitario crea cellule definite linfociti infiltranti il tumore per localizzare, attaccare e distruggere il cancro", spiega in una nota l'azienda che ha sviluppato il prodotto, l'americana Iovance Biotherapeutics. "I linfociti infiltranti il tumore riconoscono marcatori tumorali distintivi sulla superficie cellulare del tumore di ogni persona. Tuttavia, quando il cancro si sviluppa e prende il sopravvento, i linfociti infiltranti il tumore naturali del corpo non riescono più a svolgere la funzione prevista per combattere il cancro". La procedura messa a punto dall'azienda consente, dopo il prelievo di un campione di tessuto tumorale, di isolare i linfociti, moltiplicarli in miliardi di copie e nell'arco di un mese di somministrarli al paziente.
Nel trial clinico che ha portato all'approvazione, tra i 73 pazienti sottoposti al trattamento, circa un terzo ha risposto alla cura. Tra i pazienti che hanno risposto al trattamento, il 56,5% continua a mantenere la riposta al trattamento senza progressione del tumore o morto dopo sei mesi e il 43,5% dopo 1 anno.