Focus Tumore

Un malato oncologico su 3 non conosce le vaccinazioni raccomandate

Cinieri (Aiom), 'hanno un esito positivo sulle cure'. Parte la campagna

Redazione Ansa

In Italia il 34% dei pazienti oncologici non conosce le vaccinazioni raccomandate a chi sta affrontando un tumore. Una scarsa consapevolezza che preoccupa, in quanto il 13% dei malati non le ha eseguite perché teme gli effetti collaterali, il 39% sostiene di non conoscere i rischi per la salute dovuti ad una mancata immunizzazione. Il 75% afferma però di essersi vaccinato contro il Covid-19 e il 58% ha effettuato l'antinfluenzale. Tuttavia solo il 18% ha fatto l'anti-pneumococcica, il 12% l'anti-herpes Zoster ed il 7% l'anti-diferite-tetano-pertosse.
    I dati, presentati oggi, sono contenuti in una survey realizzata da Fondazione Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) su oltre 500 pazienti in cura presso strutture sanitarie. L'indagine rientra nella campagna 'Le Vaccinazioni nel Paziente Oncologico', che prevede un portale web (vaccininelpazienteoncologico.it), un booklet e attività di informazione sui social media. Le vaccinazioni fortemente raccomandate dagli specialisti per i malati oncologici sono antinfluenzale, anti-pneumococcica, anti-SarsCoV2 e l'anti-Herpes Zoster. Per quest'ultima la novità è rappresentata dal vaccino ricombinante-adiuvato che può essere somministrato a tutti i pazienti oncologici, anche quelli immunocompromessi. Più in generale le quattro immunizzazioni devono essere svolte prima dell'inizio delle terapie. Spetta all'oncologo raccomandarle e indicare tempi e modalità di somministrazione.
    "Registriamo ancora una certa esitazione verso i vaccini da parte dei malati oncologici - afferma il presidente della Fondazione Aiom Saverio Cinieri -. In particolare, vengono sottovalutati i grandi pericoli legati alle malattie prevenibili da vaccino. Per esempio, una neoplasia aumenta fino al 40% il rischio d'infezione da Herpes Zoster. Anche una semplice influenza stagionale può avere conseguenze nefaste. Inoltre, abbiamo riscontrato durante la prima ondata della pandemia, tassi di mortalità del 40% tra i pazienti con neoplasia attiva colpiti anche da Covid-19". Con la nuova campagna, conclude Davide Petruzzelli, vice presidente Fondazione Aiom, "vogliamo ribadire l'estrema importanza delle vaccinazioni, presidi salvavita soprattutto per i fragili. Bisogna contrastare l'ingiustificata diffidenza esistente e c'è bisogno di una maggiore cultura su un tema rilevante in oncologia ma ancora sottovalutato". 
   

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