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In Ucraina 4 mesi di ritardo nelle cure oncologiche causeranno 3.600 morti

Aiom, 'pronti a collaborare con i medici dei Paesi in guerra'

Ucraina: Soleterre, evacuati da Kiev bimbi malati di tumore

Redazione Ansa

In Ucraina, un ritardo di 4 mesi nella diagnosi e nell'inizio delle cure per le 5 neoplasie più frequenti nel Paese determinerà un incremento di 3.600 morti per cancro nei prossimi anni. I conflitti bellici, infatti, indeboliscono i sistemi sanitari nazionali, costringono i pazienti oncologici a interrompere e posticipare cure salvavita, ostacolano la catena di distribuzione dei farmaci, distraggono risorse che dalla Sanità vengono destinate alla Difesa, rallentando o cancellando i programmi di prevenzione.
    All'Oncologia nei contesti di guerra, Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) dedica una sessione del Congresso nazionale Aiom Giovani, che si apre oggi a Firenze. "Aiom è una società scientifica che guarda con attenzione anche a ciò che accade al di fuori dei nostri confini - spiega il presidente Francesco Perrone -. Non possiamo limitarci a evidenziare le difficoltà, pur rilevanti, che incontrano i clinici e i pazienti colpiti dal cancro nel nostro Paese. La scienza ha un approccio globale e siamo pronti a collaborare con le società scientifiche di quelle aree del mondo, come l'Ucraina, che stanno affrontando enormi ostacoli". Al National Cancer Institute di Kiev, il più importante centro oncologico del Paese, sottolinea Massimo Di Maio, presidente eletto Aiom, "nella prima fase del conflitto il personale ha fatto sforzi incredibili per riuscire a somministrare le chemioterapie. In Ucraina, inoltre, è stato attivato un programma di evacuazione all'estero dei cittadini colpiti dal cancro che dal 2022 all'inizio del 2024 ha portato oltre 600 pazienti adulti e circa 600 pediatrici a essere trattati in altri Paesi europei. In Italia, "3,6 milioni di cittadini vivono dopo la diagnosi di cancro, quasi un milione può essere considerato guarito e circa il 60% dei pazienti è vivo a 5 anni - continua Di Maio -. Troppo spesso diamo per 'scontati' i progressi contro il cancro e l'accesso ai farmaci innovativi. Ma ci sono aree del mondo in cui le terapie innovative restano un miraggio. Basti pensare che il 70% delle morti oncologiche mondiali avviene in Paesi a basso e medio reddito e in meno del 30% delle Nazioni a basso reddito sono disponibili cure contro il cancro. Vogliamo che i giovani oncologi siano consapevoli di queste disparità". I soci Aiom sono 2483 (1437 donne e 1046 uomini) e gli under 40 sono 1262, più della metà, conclude Angela Toss, coordinatrice Working Group Aiom Giovani.
   

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