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Immunoterapia e farmaci mirati contro i tumori ginecologici

Tra principali cause di morte. Funzionano le combinazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - BARCELLONA, 14 SET - Risultati incoraggianti arrivano dalla ricerca contro i tumori ginecologici, suggerendo che diverse nuove opzioni terapeutiche potrebbero presto essere disponibili per queste pazienti. Lo dimostrano i risultati di vari studi presentati al congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo): rivelano infatti che nuovi gruppi di donne con tumori dell'endometrio e del collo dell'utero in stadio iniziale ottengono benefici clinicamente significativi dall'aggiunta dell'immunoterapia agli attuali trattamenti standard. Funzionano dunque, affermano i ricercatori, le nuove combinazioni di farmaci e trattamenti.
    I tumori ginecologici, compresi i tumori dell'endometrio e del collo dell'utero, rimangono una delle principali cause di morte per cancro e una grande sfida per la salute delle donne in tutto il mondo. In Italia si contano quasi 2500 nuovi casi diagnosticati ogni anno di tumore della cervice e circa 1150 decessi; quasi 10.200 casi di cancro dell'endometrio all'anno e circa 2.400 decessi e più di 6.000 casi di cancro dell'ovaio e circa 3.600 decessi.
    Nuove speranze arrivano però dall'immunoterapia. I risultati di uno studio di fase 3 sul carcinoma cervicale localmente avanzato ad alto rischio hanno infatti mostrato che pembrolizumab più chemioradioterapia concomitante ha ottenuto un miglioramento significativo della sopravvivenza globale a 3 anni nell'82,6% dei pazienti trattati con pembrolizumab rispetto al 74,8% nel gruppo placebo.
    Un altro studio ha invece riscontrato un'attività antitumorale "promettente" con un nuovo anticorpo farmaco-coniugato (TORL-1-23) che ha come bersaglio la proteina claudina 6 in pazienti pesantemente pretrattate con tumori dell'ovaio e dell'endometrio. Secondo vari esperti, le terapie combinate saranno il futuro nei tumori ginecologici, con combinazioni di immunoterapia con chemioterapia o radioterapia e agenti mirati. C'è anche un notevole margine di crescita nello sviluppo di farmaci personalizzati, come i vaccini neoantigenici e l'immunoterapia personalizzata. Gli studi presentati all'Esmo "segnano importanti progressi nella ricerca sul cancro ginecologico, suggerendo che presto potrebbero essere disponibili diverse nuove opzioni di trattamento", ha concluso Isabelle Ray-Coquard, presidente del Group d'Investigateurs National Evaluation des Cancers de l'Ovaire (Gineco). (ANSA).
   

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