Malati cronici e anziani trarrebbero molti benefici dall'essere vaccinati contro lo pneumococco e contro l'influenza, ma in pochi lo sono. Con ricadute anche sulla spesa sanitaria.
Eppure, la copertura vaccinale è molto al di sotto di quella prevista dalle Linee Guida. "Ad esempio, quella anti-influenzale: nei portatori di patologie croniche, dati europei dicono che non si va oltre il 30-40%, ovvero percentuali inferiori a quella degli anziani, che negli ultimi anni si è attestata poco sopra il 50%. Mentre la copertura vaccinale contro lo pneumococco, prevista dal Piano Nazionale per varie categorie di pazienti fragili, è addirittura quasi assente", sottolinea Massimo Galli, presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit). Bisogna quindi, chiedono gli esperti, lavorare a programmi di implementazione delle vaccinazioni. A partire dall'ospedale, ove le campagne vaccinali per i pazienti cronici "possono essere organizzate anche durante gli stessi periodi di ricovero. Dei ricoverati dai 50 anni in su, oltre il 50% - conclude Galli - sarebbe eleggibile all'anti-pneumococco". (ANSA).
Pochi 'pazienti fragili' vaccinati, allarme degli esperti
Serve un'azione decisa, anche a partire da chi è ricoverato