(ANSA) - SYDNEY, 3 FEB - I comuni farmaci antinfiammatori,
come aspirina e ibuprofene, sono "quasi completamene inutili"
contro il mal di schiena, che è considerato la maggiore causa di
disabilità nel mondo. E' quanto emerge da una analisi di 35
sperimentazioni randomizzate, che hanno coperto oltre 6000
persone che usavano antidolorifici antinfiammatori.
Lo studio, pubblicato su Annals of the Rheumatic Diseases,
indica che su 6 pazienti trattati con farmaci antinfiammatori
solo uno ha ricevuto benefici clinicamente importanti nel breve
termine. E i benefici erano superati da gravi effetti
collaterali, come ulcere gastriche e sanguinamento. "La nostra
analisi di sicurezza farmaceutica rivela che i NSAIDs aggravano
il rischio di effetti collaterali intestinali di due volte e
mezzo rispetto ai placebo", scrivono i responsabili dello
studio, Manuela Ferreira e Gustavo Machado. Due anni fa una
simile ricerca degli stessi studiosi aveva concluso che il
paracetamolo - da tempo raccomandato come farmaco di prima
scelta per il dolore vertebrale - ha scarso effetto analgesico
mentre quasi quadruplica l'incidenza di funzioni epatiche
anormali.
Un terzo gruppo di farmaci, gli oppioidi, è risultato poco
più efficace dei NSAIDs mentre fa scattare effetti collaterali
ancora più gravi. Forniscono "modesto" sollievo al dolore
lombare cronico, ma i benefici non sono "clinicamente
importanti" - e molti pazienti hanno smesso di usarli perché non
potevano tollerare gli effetti avversi.
Gli antidolorifici non sono una risposta al dolore alla
schiena, avvertono i ricercatori. "I risultati mettono in luce
la necessità urgente di sviluppare nuove terapie e di dedicare
più attenzione alla prevenzione" aggiungono. L'attività regolare
aiuta a tenere lontano il dolore alla schiena e le persone
dovrebbero scegliere l'esercizio che piace loro di più. Quando
il dolore colpisce, di solito scompare antro un paio di
settimane, ma se persiste, gli studiosi raccomandano la
fisioterapia. (ANSA)
Mal di schiena, quasi inutili farmaci antinfiammatori
Benefici appena superiori a placebo e troppi effetti collaterali