Vorremmo andare a correre, fare sport, ma qualcosa irresistibilmente ci tiene invece incollati al divano. Sembra una 'lotta' ed effettivamente lo è, tutta interna al cervello.
Per lo studio, i ricercatori hanno reclutato 29 giovani adulti, li hanno messi a sedere davanti a un computer e hanno dato loro il controllo di un avatar sullo schermo. Poi hanno mostrato piccole immagini, una per volta, che raffiguravano attività fisica o inattività. I partecipanti dovevano spostare l'avatar il più rapidamente possibile verso le immagini dell'attività fisica e lontano da quelle dell'inattività- e viceversa. Nel frattempo, gli elettrodi registravano ciò che stava accadendo nel loro cervello. I partecipanti erano generalmente più veloci nel muoversi verso le immagini attive e allontanarsi da quelle pigre, ma gli elettroencefalogrammi mostravano che fare quest'ultima cosa richiedeva che i loro cervelli lavorassero di più. "La novità entusiasmante dello studio è che dimostra che questa maggiore velocità nell'allontanarsi dall'inattività fisica ha un costo, un maggiore coinvolgimento di risorse del cervello", rileva Boisgontier.