"Può aiutare nella stabilità, nel controllo dell'equilibrio e anche nella serenità". E' in questo, per Daniela Monetti, insegnante di Tai Chi Chuan, proveniente dall'Accademia Italiana di Arti Marziali Iwka Ssd di Napoli, che la disciplina orientale può essere di supporto alle persone con sclerosi multipla.
Per la prima volta, quest'anno a Napoli, la Nordic tales 2019, le camminate a passo di Nordic Walking promosse da Sanofi Genzyme per favorire il benessere psico-fisico delle persone con sclerosi multipla, con il patrocinio di AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla e della Scuola Italiana Nordic Walking, hanno visto un'unione tra la camminata nordica e l'antica disciplina cinese. "Il Tai chi mette molta calma - ha affermato - si lavora sulla respirazione che guida le energie in tutto il corpo e dà questo senso di pienezza".
"E' un sistema completo di autocura, è antichissimo perché sale a 1000 mi fa e rientra nella medicina cinese - ha concluso - Tutto parte dalla mente, poi si trasforma in energia e forza che ci dà l'equilibrio sia fisico sia mentale per affrontare bene la vita normale, in particolar modo le malattie neurodegenerative, tra cui la sclerosi multipla".