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Coronavirus: attualmente positivo lo 0,04% degli italiani

Report Altems, letalità al 13,9%, salgono tamponi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 18 GIU - Le persone attualmente positive al Covid-19 in Italia sono lo 0,04% della popolazione, mentre dall'inizio dell'epidemia si è ammalato lo 0,39% degli italiani, oltre 237mila persone. I numeri sono contenuti nell'ultimo 'instant report' settimanale dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems) dell'Università Cattolica pubblicato oggi. "Per quanto riguarda la letalità a livello nazionale raggiunge il 13.9% - scrivono gli esperti dell'Altems -. È confermato l'aumento significativo della letalità a partire dai 70 anni. Il picco viene raggiunto nella fascia 80-89 (32.7%). Il confronto quindicinale dei valori permette, inoltre, di far emergere ancora un lieve aumento della letalità a partire dagli 80 anni. Rispetto all'ultimo aggiornamento, la letalità per età è costante tranne per la classe di età sopra i 90 (lieve aumento da 29.95% a 30.6%)". Le Regioni, si legge nel report, continuano a differenziarsi in termini di strategia di ricerca del virus attraverso i tamponi, anche se il trend nazionale, in diminuzione nelle scorse settimane, è tornato a risalire: rispetto alla settimana scorsa, in Italia il tasso per 100.000 abitanti è passato da 5,90 a 6,25. Il tasso settimanale più basso si registra in Sicilia(è di 2,79 tamponi per mille abitanti nell'ultima settimana); il tasso più alto si registra in Veneto (13,06 per mille abitanti), mentre il Lazio si ferma a 3,87, sotto la media nazionale.
    Osservando il dato dall'inizio dell'epidemia a livello nazionale il 4,79% ha ricevuto il tampone. Il valore massimo nella Valle d'Aosta con il10,27%, il minimo in Campania (2,12%). Il documento contiene anche un focus sull'assistenza fornita ai pazienti con malattie rare durante la pandemia. In Italia il 37% dei pazienti riporta una sospensione delle terapie, mentre il 46% riporta problemi nell'accesso ai servizi ambulatoriali, causa loro chiusura almeno per i casi non urgenti. (ANSA).
   

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