(ANSA) - MILANO, 20 AGO - I bambini sono diffusori silenziosi
del nuovo coronavirus: in caso di infezione anche asintomatica,
possono avere fin dai primi giorni una carica virale molto
elevata, perfino superiore a quella degli adulti ricoverati in
terapia intensiva. A lanciare l'allerta, in vista della
riapertura delle scuole, è il più completo studio condotto
finora su Covid-19 in ambito pediatrico.
Le analisi del sangue e dei tamponi dei bambini hanno
prodotto risultati del tutto inattesi. "Sono rimasta sorpresa
dagli alti livelli del virus che abbiamo trovato in bambini di
ogni età, soprattutto nei primi due giorni di infezione",
racconta la pneumologa pediatrica Lael Yonker che ha guidato lo
studio. "Non credevo che la carica virale fosse così alta. Pensi
all'ospedale e a tutte le precauzioni che vengono prese per
curare pazienti adulti gravi, ma poi la loro carica virale è
molto più bassa di quella di un bambino apparentemente sano che
va in giro con un'alta carica virale di SarsCoV2".
"Durante questa pandemia - sottolinea Alessio Fasano -
abbiamo testato soggetti sintomatici, così siamo giunti
all'errata conclusione che la maggior parte degli infetti
fossero adulti. Tuttavia i nostri risultati mostrano che i
bambini non sono protetti contro il virus. Non dovremmo
ignorarli in quanto potenziali diffusori del virus". Per questo,
"se le scuole dovessero riaprire senza le dovute precauzioni -
scrivono gli autori dello studio - è probabile che i bambini
giocheranno un ruolo ancora più importante nella pandemia".
Monitorare febbre e sintomi degli studenti non sarà sufficiente:
i ricercatori raccomandano di adottare tutte le misure di
contenimento del contagio, come il distanziamento, l'uso delle
mascherine, il lavaggio delle mani e la didattica online oltre a
quella in presenza. Tra le misure ritenute essenziali, anche il
continuo screening degli studenti con una tempestiva
comunicazione dei risultati dei test. (ANSA).
Coronavirus, bambini diffusori silenziosi
Studio Usa, allerta per la riapertura delle scuole