(ANSA) - ROMA, 09 OTT - In futuro il trapianto del microbiota
intestinale (l'insieme dei batteri che colonizzano il nostro
intestino) potrebbe divenire un elisir di giovinezza: è la
promessa che arriva da uno studio internazionale capitanato da
Claudio Nicoletti dell'Università di Firenze, che vede coinvolti
tra gli altri anche gli atenei di Milano e Pisa.
Pubblicata sulla rivista Microbiome, la ricerca mostra
infatti che si possono letteralmente far invecchiare dei topini
giovani trapiantando nel loro intestino il microbiota di
topolini anziani.
Parallelamente a questo cambiamento a livello intestinale, anche
il cervello dei topini giovani sembra invecchiare di colpo, con
cambiamenti evidenti soprattutto nell'ippocampo, sede di
apprendimento e memoria. E infatti i topini giovani iniziano a
comportarsi come animali anziani dal punto di vista mentale,
mostrando peggioramento significativo di apprendimento e
memoria.
Bisognerà adesso vedere, sottolinea Nicoletti, se al
contrario, trapiantare nell'intestino di animali anziani il
microbiota di animali in tenera età possa restituire
'giovinezza' al cervello degli anziani, insomma se agendo a
livello intestinale si può ottenere il ringiovanimento delle
funzioni cognitive. Secondo gli esperti ci sono buone
possibilità in tal senso, perché è ormai sempre più chiaro che
intestino e cervello sono intimamente connessi l'un l'altro.
(ANSA).
Nei batteri intestinali un potenziale elisir di giovinezza
Cervello topi giovani invecchia con trapianto microbiota anziani