(ANSA) - ROMA, 06 NOV - Più del 30% delle persone che contraggono l'infezione da Covid-19 riporta una copiosa caduta di capelli, fatta di intere ciocche. E questo sul piano psicologico aggrava le conseguenze del coronavirus.
Molte persone che hanno superato la positività al virus, evidenziano i dermatologi, riportano un indebolimento e diradamento dei capelli. La caduta dei capelli post-Covid rientra nel "telogen effluvium acuto", porta alla perdita dai 100 ai 200 capelli al giorno ed è la tipica caduta di capelli reattiva che si verifica dopo eventi traumatici. In misura ridottissima, avviene anche durante il cambio di stagione.
"Le prime segnalazioni - afferma la professoressa Bianca Maria Piraccini, dell'Università di Bologna - risalgono a giugno e sono arrivate da tutto il mondo. In Italia, a Bologna, abbiamo creato una task force, guidata dalla dottoressa Michela Starace, che sta coordinando gli scienziati di tutto il mondo per registrare tutti i casi di caduta di capelli dopo l'infezione da Covid-19 e trovare una spiegazione". La forma più frequente (90% dei casi), si manifesta dopo due o tre mesi dalla guarigione e si pensa sia dovuta all'allettamento, al dimagrimento, all'ipo-ossigenazione, ai farmaci, allo stress cui è stato sottoposto l'organismo. Si tratta comunque sempre di una caduta transitoria. Le terapie più adatte sono secondo gli esperti cortisonici locali e integratori alimentari a base di antiossidanti. Importante lavare bene e con delicatezza i capelli: il cuoio capelluto ha molte ghiandole sebacee e l'accumulo di sebo predispone la cute ad una fastidiosa dermatite seborroica. Questo vale ancora di più se si utilizzano farmaci per capelli con azione topica. La perdita dei capelli riguarda anche i tumori, e sotto la lente degli studiosi vi è l'alopecia permanente da chemioterapici. Nonostante infatti si sappia che la caduta è sempre temporanea, in alcuni casi, sei-otto mesi dopo la sospensione del trattamento chemioterapico i capelli non ricrescono. (ANSA).
Covid: 30% pazienti perde capelli in grande quantità
Task force dermatologi per comprenderne le cause