In Italia, ogni anno, per malattie cardiovascolari muoiono più 224.000 persone: di queste, poco meno di 50.
L'altro è l'acido bempedoico, che riduce di circa il 20% l'Ldl senza portare dolori muscolari come invece possono fare le statine. Questi farmaci, attraverso l'inibizione dell'Rna che l'attiva, bloccano la produzione di Pcsk9, una proteina implicata nel trasporto e nella distruzione dei recettori per il colesterolo sulla superficie delle cellule epatiche. "La riduzione di livelli di colesterolo nel sangue nei pazienti ad alto rischio è un importante obiettivo di salute pubblica che in futuro potrebbe consentire di ridurre la mortalità per eventi cardiovascolari salvando 10.000 vite", spiegano Ciro Indolfi, presidente Sic, e Pasquale Perrone Filardi, presidente eletto Sic. "Il colesterolo rappresenta uno tra i più importanti fattori di rischio cardiovascolare, responsabile di 47.000 decessi l'anno con una spesa sanitaria che arriva a 16 miliardi di euro per costi diretti e indiretti. Tenere più basso il livello di colesterolo 'cattivo' fa ridurre i rischi di infarto e ictus e la conseguente mortalità", commenta Indolfi. Per Perrone Filardi, "più di un milione di italiani sono a rischio altissimo di eventi cardiovascolari di questi solo il 20% raggiunge gli obiettivi raccomandati dalle linee guida internazionali che hanno abbassato i valori di riferimento al di sotto 55 mg/dl".
Dal 2021 'super-farmaci' che dimezzano colesterolo
Cardiologi, "Ogni anno potranno salvare 10.000 vite in Italia"