(ANSA) - ROMA, 19 GEN - Pubblicato su Biomedicines uno studio
che ha individuato e descritto nuovi meccanismi che spiegano,
almeno in parte, il grave problema della resistenza ai farmaci
nel melanoma, la forma più letale di cancro della pelle, il cui
tasso di incidenza è in rapido aumento. La ricerca è di un
gruppo di ricercatori dell'Istituto superiore di Sanità, in
collaborazione con i colleghi dell'IDI-IRCCS e del Campus
Biomedico di Roma ed è stata pubblicata sul sito dell'Iss.
"Nonostante i recenti progressi delle nuove opzioni
terapeutiche ne abbiano significativamente modificato l'esito
clinico - dice Francesco Facchiano che ha coordinato lo studio -
sono sempre molto frequenti i melanomi cutanei resistenti agli
inibitori della proteina BRAF (BRAFi), una chinasi che risulta
mutata in circa il 50% del totale dei casi di melanoma, e
diverse evidenze suggeriscono che i cambiamenti nel
microambiente tumorale giochino un ruolo fondamentale nei
meccanismi di resistenza acquisiti".
Gli studiosi, partendo da dati ottenuti in vitro con cellule
tumorali e confermati su campioni biologici di pazienti, hanno
focalizzato l'attenzione sull'insieme delle proteine secrete
(secretoma) dalle cellule del melanoma resistenti al
vemurafenib, un farmaco antitumorale noto inibitore della
proteina BRAF. (ANSA).
Melanoma, individuati meccanismi di resistenza ai farmaci
Studio ricercatori Iss-Idi pubblicato su Biomedicines