(ANSA) - ROMA, 22 FEB - I pazienti trattati con
l'immunoterapia per melanoma avanzato si sono ammalati meno di
Covid-19 rispetto al resto della popolazione italiana e degli
altri malati di cancro: lo ha verificato lo studio italiano,
pubblicato sulla rivista Seminars in Oncology dall'Istituto
Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano e dalla Città della Salute
e della Scienza di Torino.
"Su 169 pazienti con melanoma in stadio III e IV, trattati
prevalentemente con Nivolumab, Pembrolizumab e Ipilimumab tra
gennaio e aprile 2020, solo uno è risultato positivo al virus
Sars-CoV-2, peraltro senza avere alcun sintomo", sottolinea
Paola Queirolo, coordinatrice dello studio.
Finora c'era incertezza sugli effetti dell'immunoterapia
nell'ambito Covid-19, perchè si ipotizzava o che aumentasse la
fase di iperattività immunitaria indotta dal virus o che
stimolasse il controllo immunologico delle infezioni virali.
"Noi abbiamo dimostrato questa seconda ipotesi - prosegue
Queirolo - oltre che nei pazienti con melanoma metastatico,
anche in quelli con carcinoma squamocellulare cutaneo".
Un altro studio, sempre coordinato dallo Ieo e pubblicato
sulla rivista Therapeutic Advances in Medical Oncology, ha
analizzato i dati di 54 pazienti di 5 centri di riferimento
nazionali, che non hanno interrotto l'immunoterapia se non in
casi particolari. Dell'intero gruppo sono risultati positivi al
Covid solo due pazienti, entrambi con gravi malattie
concomitanti. "Il messaggio è di non sospendere le cure, se non
in accordo con il proprio oncologo - conclude Queirolo - Stiamo
iniziando a vedere i temuti effetti della sospensione dei
trattamenti oncologici durante la pandemia. Per il melanoma
nella prima metà dello scorso anno le diagnosi sono diminuite
del 30%. Significa un aumento del 30% di casi che arriveranno in
fase metastatica". (ANSA).
Covid: malati cancro in immunoterapia si sono ammalati meno
Studio Ieo su malati di melanoma, non interrompere le terapie