(ANSA) - ROMA, 02 APR - Svolgere un'attività fisica, come
camminare a passo sostenuto, non fa bene solo al corpo ma anche
al cervello. E il motivo è che ne aumenta l'afflusso di sangue e
l'ossigenazione.
Circa il 25% delle persone dopo i 65 anni inizia ad avere un
lieve decadimento cognitivo che ne influenza la memoria e le
capacità di ragionamento e che, in alcuni casi progredisce verso
la demenza. Come studi hanno mostrato, questo è collegato a un
ridotto afflusso di sangue al cervello dovuto a un irrigidimento
dei vasi sanguigni che portano ossigeno alle cellule.
Lo studio è stato condotto su 48 tra uomini e donne dai 55 a 80
anni con una diagnosi di lieve decadimento cognitivo. I
volontari sono sottoposti a test e risonanza magnetica al
cervello e sono stati assegnati casualmente a un gruppo
impegnato in un programma di esercizi aerobici moderati (da 3 a
5 sessioni da 30-40 minuti di esercizio come una camminata) o a
uno che ha fatto solo stretching per un anno. Coloro che hanno
eseguito un esercizio aerobico hanno mostrato una minore
rigidità dei vasi sanguigni nel collo e un aumento del flusso
globale di sangue al cervello, mentre questi cambiamenti non
sono stati trovati nelle persone che hanno seguito il programma
di stretching. I ricercatori stanno ora indagando se possano
precedere anche cambiamenti nelle capacità di memoria e
ragionamento. "Abbiamo dimostrato per la prima volta con un
esperimento randomizzato che, negli anziani, l'esercizio fisico
porta un flusso maggiore di sangue verso il cervello" ma "questo
fa parte di un corpo crescente di prove che collega l'esercizio
alla salute del cervello", afferma il coautore senior dello
studio Rong Zhang, professore di neurologia all'University of
Texas Southwestern, negli Usa. (ANSA).
Camminare fa bene al cervello, ne aumenta afflusso di sangue
Studiati per un anno anziani con una lieve perdita di memoria