(ANSA) - ROMA, 05 LUG - Le culle si svuotano, gli anziani
aumentano ma nonostante questo in Italia - che conta circa 13
milioni di over 65 e appena 400.000 nuovi nati all'anno - ci
sono più medici dedicati all'assistenza dei piccoli, 7500, che
specialisti degli anziani, appena 4300.
Sigg e Sigot chiedono perciò che venga rivalutato il
fabbisogno di geriatri (ne servirebbero 11mila) e vengano rese
disponibili le Unità di Geriatria in tutti gli ospedali
italiani, eventualmente rimodulando una parte dei 26.000 posti
letto nelle Medicine Interne in posti letto di Geriatria. "Le
linee di indirizzo della riforma dell'Ssn incluse nel Pnrr -
spiegano in una nota Francesco Landi e Alberto Pilotto,
rispettivamente presidenti Sigg e Sigot -stabiliscono un ruolo
centrale per l'assistenza domiciliare e prevedono una
ristrutturazione importante dell'assistenza residenziale, le cui
carenze sono apparse drammaticamente evidenti con la pandemia:
ciò è apprezzabile, ma perché abbiano il miglior rapporto
costo/efficacia è indispensabile che a gestirle siano i
geriatri. Il geriatra è il medico della complessità per
l'anziano. Il numero di professionisti è tuttavia insufficiente:
a tutt'oggi sono appena 4300 gli specialisti in geriatria,
sarebbero necessari almeno il doppio". "Purtroppo tutto ciò non
è ancora tenuto in debita considerazione da chi deve allocare le
risorse sanitarie - aggiungono - il fabbisogno stimato di nuovi
geriatri rimane largamente insufficiente a coprire le aumentate
richieste, in ospedale e sul territorio. Riteniamo
imprescindibile rivalutarlo per il prossimo triennio". (ANSA).
Troppi anziani e pochi geriatri, 4300 per 13 mln 'over 65'
Insufficiente fabbisogno nuovi professionisti nel Recover Plan