(ANSA) - MILANO, 11 AGO - Armare il sistema immunitario per combattere i tumori del sangue. E' questo in sintesi il nuovo approccio sperimentale testato in laboratorio dai ricercatori dell'Irccs Ospedale San Raffale di Milano e finanziato da Airc, che potrebbe rappresentare una nuova strategia immunoterapica per combattere le leucemie.
Si tratta di linfociti T geneticamente modificati con un recettore, chiamato Tcr, in grado di riconoscere la molecola CD1c, presente sulla superficie cellulare e associata a un particolare antigene lipidico (mLPA), sovra-espresso nelle cellule maligne. La novità dello studio è racchiusa nel complesso formato da CD1c con mLPA, una sorta di meccanismo chiave-serratura, identico in tutti gli individui: il Tcr identificato è 'universale', cioè in grado di riconoscere le cellule tumorali di ogni paziente, senza barriere di istocompatibilità tra donatore e ricevente. I risultati ottenuti , per ora solo su modelli sperimentali di leucemia acuta, mostrano come i linfociti T modificati per esprimere il Tcr universale ritardano significativamente la progressione della malattia, senza aggredire i tessuti sani dell'ospite.
Lo studio è stato pubblicato su Nature Communications. "Ora stiamo approfondendo alcuni aspetti importanti che miglioreranno la sicurezza e l'efficacia di questa tecnica - ha spiegato Giulia Casorati -. Speriamo di essere in grado di definire una nuova strategia immunoterapeutica alternativa che possa andare a complementare quelle già esistenti, per ampliare le opzioni da offrire ai pazienti che vanno incontro a recidive". (ANSA).
San Raffaele Milano, nuovo approccio per combattere leucemie
Strategia immunoterapica, lo studio su Nature Communications