(ANSA) - ROMA, 13 DIC - Chi ha avuto Covid-19 durante la
prima ondata può essere infettato nuovamente dalla variante
Omicron: la capacità degli anticorpi sviluppati dopo l'infezione
di neutralizzare la nuova variante è infatti 8,4 volte più bassa
rispetto a quella riscontrata contro il virus originario. È
quanto emerge da uno studio coordinato dal National Institutes
for Food and Drug Control (NIFDC) di Pechino e pubblicato su
Emerging microbes & infection.
Lo studio ha verificato la capacità del siero di 28 pazienti
che erano stati infettati con il ceppo originario di SARS-CoV-2
di neutralizzare Omicron e altre varianti emerse negli ultimi
mesi. La perdita di efficacia contro la nuova variante è
risultata essere di 8,4 volte, quella contro la Delta di 1,6
volte, contro la variante Alfa (la vecchia 'inglese') di 1,2
volte, contro la Beta ('sudafricana') di 2,8, contro la Gamma
('brasiliana') di 1,6. Mentre la capacità neutralizzante contro
le varianti Lambda e Mu è risultata più bassa rispettivamente di
1,7 e 4,5 volte.
I ricercatori avvertono che sono necessari ulteriori studi
per comprendere a pieno il livello di protezione immunitaria
conferito dalle precedenti infezioni, per esempio in chi ha
incontrato una varianti del coronavirus diversa da quello
originario emerso a Wuhan. Tuttavia "questo studio ha verificato
la grande capacità di elusione immunitaria della variante
Omicron; ciò conferma l'allarme in tutto il mondo e ha
importanti implicazioni per la pianificazione della politiche di
salute pubblica", hanno concluso i ricercatori. (ANSA).
Omicron: anticorpi guariti prima ondata 8 volte più deboli
Possibile reinfettarsi. Calo protezione per Delta è di 1,6 volte