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Salute: Simposio internazionale cardiologia a Trieste

Il 22 e 23 aprile prossimi al Centro Congressi Molo IV

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 15 APR - Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte in Italia, responsabili del 44% di tutti i decessi. La prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è del 4,4 per mille (Istat). Il 23,5% della spesa farmaceutica italiana (l'1,34% del Pil), è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare. Oltre 2500 ricoveri ogni anno sono dovuti a Scompenso Cardiaco in Area Vasta giuliano-isontina. E' anche di questi argomenti che si discuterà 22 e 23 Aprile al Centro Congressi Molo IV 1 al Simposio internazionale "Advances in Heart Failure, Cardiomyopathies and Pericardial Diseases" organizzato dal Dip. Cardiotoracovascolare di ASUGI e dalla Scuola di Specializzazione in Malattie Apparato Cardiovascolare del Dip. Scienze Mediche - UniTs con la Fondazione Menarini.
    Il Registro Internazionale sulle Cardiomiopatie della Cardiologia di Trieste, attivo ha arruolato oltre 2000 pazienti, prospetticamente seguiti e sempre più accuratamente caratterizzati grazie ai progressi della diagnostica strumentale, caratterizzazione tissutale, genotipizzazione e terapia Interventistica e Cardiochirurgica. I dispositivi biomedicali impiantati per il trattamento delle aritmie (pacemaker e defibrillatori) consentono oggi di monitorare i pazienti anche da remoto. Tutti questi dati entrano in valutazione multiparametrica per la caratterizzazione dei malati e dei loro esiti. Le malattie del miocardio sono una causa frequente di scompenso cardiaco con necessità crescente di un approccio personalizzato e di target therapy, oggi possibili grazie alla disponibilita' di nuove tecniche come la risonanza magnetica cardiaca e le indagini genetiche.
    Il Simposio offrira' uno sguardo critico e aggiornato sulle conoscenze delle Cardiomiopatie e allo Scompenso Cardiaco con la partecipazione di un panel di opinion leaders mondiali che riconoscono nella Cardiologia di Trieste che dal 2022 è membro attivo della rete europea malattie cardiache rare ERN-GUARD Heart, centro all'avanguardia nel confronto ed aggiornamento scientifico nazionale ed internazionale. (ANSA).
   

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