(ANSA) - AOSTA, 28 APR - "La procedura di esternalizzazione
di un servizio rappresenta l'ultimo passaggio, meramente
eventuale, di un iter che viene avviato in caso di grave carenza
di personale di una struttura dell'Usl Valle d'Aosta. L'Azienda
ha provveduto a esternalizzare alcuni servizi ospedalieri legati
in particolar modo all'area emergenziale: esternalizzazioni che
si sono rese necessarie per garantire il rispetto dei Lea senza
incorrere nell'interruzione del servizio pubblico di
emergenza-urgenza".
"La situazione della carenza del personale medico e sanitario in
atto - ha replicato Erika Guichardaz (Pcp) - è il frutto di
un'errata programmazione e di una governance poco attenta che
opera scelte senza ampia condivisione. Affidarsi alle
cooperative poteva essere d'aiuto durante la pandemia, ma questo
non può certo contribuire a dare continuità assistenziale e,
purtroppo, nemmeno all'abbattimento delle liste d'attesa che
continuano a crescere. Non comprendo le logiche che sottendono
dietro le esternalizzazioni e che, se si avrà modo di
confrontarsi in Commissione sul Piano della salute e del
benessere sociale forse, si riuscirà a comprendere meglio sulla
base di quali dati e valutazioni sono state prese alcune
decisioni. L'esternalizzazione, che presenta costi elevati, ha
come effetto anche quello di disincentivare la permanenza del
personale assunto nel servizio pubblico e, infatti, la Valle
d'Aosta svetta per la percentuale di licenziamenti dei medici
appartenenti al Servizio sanitario" (ANSA).
Sanità: Barmasse, esternalizzati alcuni servizi emergenza
Guichardaz, errata programmazione e governance poco attenta