(ANSA) - MILANO, 30 MAG - Un dispositivo di 14 millimetri di
diametro impiantato in un ramo dell'arteria polmonare di un
paziente residente a oltre mille chilometri di distanza. È la
soluzione che permette ai cardiologi dell'ospedale Niguarda di
Milano di tenere sotto controllo giorno per giorno i valori di
pressione polmonare di un paziente di 42 anni che abita in
Calabria.
"Il paziente è in cura a Niguarda dalla fine del 2021 per una
cardiomiopatia dilatativa ed è stato messo in lista per
trapianto cardiaco. Non se ne parla molto, ma questa condizione,
lo scompenso cardiaco, interessa più di 1,2 milioni di italiani
e ogni anno porta a 200.000 ricoveri in tutto il Paese - spiega
Andrea Garascia, direttore del reparto di Cardiologia 2 - Un
monitoraggio continuo e attento dei pazienti è la strada
migliore per giocare d'anticipo ed evitare la fase acuta che
porta a repentini peggioramenti con conseguenti accessi al
pronto soccorso e ricoveri. Per questo motivo, vista anche
l'area di residenza del paziente, il monitoraggio a distanza
della pressione polmonare ci è sembrata la soluzione migliore
per tenere sotto controllo la situazione con continuità.
Eventuali anomalie registrate ci consentono di aggiustare il
piano terapeutico, con l'obiettivo di tenere sotto controllo lo
scompenso cardiaco e arrivare nelle migliori condizioni al
trapianto di cuore".
Il dispositivo grazie alle dimensioni contenute è stato
impiantato con una procedura mininvasiva, veloce e in anestesia
locale. "Una piccola puntura a livello della vena femorale ci ha
permesso di raggiungere l'arteria polmonare dove il device viene
rilasciato in un piccolo ramo terminale e si aggancia
stabilmente come micro-rilevatore della pressione polmonare -
prosegue Garascia - Il tutto si è completato nell'arco di 30-45
minuti e con il dispositivo in sede viene subito testata la
funzionalità e la capacità di trasmissione dati". (ANSA).
Cuore controllato con un microchip a 1000 km di distanza
Device impiantato a Milano, ora il paziente vive in Calabria