(ANSA) - SIENA, 11 LUG - "Qua noi impariamo a diventare
stranieri, s'impara che la nostra patria è il mondo intero e
questa vita è proprio il contrario di quei venti di morte che
attraversano l'Europa in questo momento, è un piccolo segnale di
speranza". Lo ha detto Tomaso Montanari, rettore dell'Università
per Stranieri di Siena, inaugurando la 105/a edizione dei corsi
annuali di lingua e cultura italiana. "Questi sono i corsi con
cui nasce l'Università per Stranieri nel 1917, in piena grande
guerra e con l'epidemia di spagnola - ha spiegato Montanari -
Oggi i punti di contatto sono purtroppo molti di più di quelli
che avremmo pensato, in quel momento si pensò che lo straniero
non fosse un nemico ma un interlocutore e che la lingua e la
cultura italiana fossero i nostri mezzi più efficaci per
costruire una comunità di umani. E' ancora oggi il progetto
dell'Università per Stranieri". (ANSA).
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